All’ospedale Venere di Bari nuova Rm e ambulatori di otorinolaringoiatria

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All’ospedale Venere di Bari nuova Rm e ambulatori di otorinolaringoiatriaAll’ospedale Venere di Bari nuova Rm e ambulatori di otorinolaringoiatria

BARI (ITALPRESS) – Sono state presentate questa mattina in conferenza stampa le ultime innovazioni dell’offerta assistenziale garantita dall’ospedale Di Venere, il più grande presidio ospedaliero gestito dalla Asl di Bari, e tra i più importanti dell’area metropolitana.

Si tratta, in particolare, di una nuova risonanza magnetica ad alto campo con una tecnologia digitale che permette l’indagine precisa e complessa di tutti i distretti corporei, compreso lo studio non invasivo del feto e dei neonati prematuri, finora possibile solo negli ospedali del Nord Italia o nei centri europei e della più grande piastra ambulatoriale di Otorinolaringoiatria presente in Puglia con 14 stanze dedicate a diagnosi e trattamento dei disturbi di naso, orecchio, gola, collo e tiroide, dove si erogano 800 prestazioni alla settimana.

Tra gli altri, anche il direttore generale Luigi Fruscio ha visitato gli ambienti della Radiologia dell’ospedale, che si è dotato di una seconda e nuova Risonanza magnetica da 1,5 Tesla, una delle 35 apparecchiature acquistate dall’azienda sanitaria, inserite nel programma di rinnovo del parco tecnologico aziendale, nell’ambito della Missione 6 Salute del PNRR – sub-investimento 1.1.2 dedicato all’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero.

“Parte – ha spiegato il dg – un servizio di eccellenza, quello della risonanza al feto: siamo una delle prime Asl in tutto il Sud Italia.

La realizzazione di questa nuova tecnologia e di questo servizio è stata resa possibile grazie all’invio di medici in formazione.

Noi abbiamo acquistato le tecnologie grazie al Pnrr, quindi abbiamo avuto grazie a tutti i colleghi della Di Venere la possibilità di realizzare un servizio che necessita alle donne: avere una risonanza del feto aiuta meglio la cura e la presa in carico.

Grazie anche al Pnrr abbiamo dato la possibilità a tutta la radiodiagnostica di avere dei macchinari di eccellenza in luoghi belli, in maniera tale che il cittadino possa sentirsi preso in carico in maniera completa”.

– Foto Ufficio stampa Ospedale di Venere –

(ITALPRESS)



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