Camorra e movida napoletana: arrestati i fratelli Esposito, gli imprenditori amici dei vip

In manette sono finiti i noti imprenditori Esposito accusati di intestazione fittizia di beni con l'aggravante di aver commesso il fatto per agevolare i clan Contini e Sarno. . Sequestrata anche la nota discoteca Club Partenopeo frequentata da personaggi dello spettacolo e dai giocatori del Napoli.

A conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, personale del Centro Operativo D.I.A., ha eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di tre fratelli residenti a Posillipo, noti imprenditori nel settore della commercializzazione e distribuzione di giocattoli in ambito nazionale, con interessi anche nel settore delle agenzie di scommesse, della ristorazione ed in un noto locale pubblico di Coroglio Club Partenopeo presso il quale vengono organizzate serate danzanti ed eventi musicali. Si tratta dei fratelli Esposito Gabriele, Giuseppe e Francesco amici di molti personaggi dello spettacolo e di alcuni calciatori del Napoli Calcio.

La misura cautelare riguarda anche le mogli di due degli imprenditori Teresa Esposito e Carmela Russo eDiego La Monica ritenuto prestanome. Gli arrestati sono gravemente indiziati di intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare le attività dei clan camorristici Contini e Sarno.

La Dia di Napoli ha eseguito anche il sequestro di numerose attività commerciali, in particolare depositi e negozi per la commercializzazione e distribuzione di giocattoli (“New Toys”) ubicati a Napoli, in provincia e nel casertano, un bar-ristorante in zona Chiaia (“Sand-Sandwiches bar and more”), un’agenzia di scommesse nella zona centrale di Napoli (piazza Mercato) ed una nota discoteca nella zona di Coroglio (“Club Partenopeo”) dove la scorsa settimana il portiere del Napoli, Pepe Reina aveva organizzato una festa per l’addio ai compagni di squadra, prima del suo trasferimento al Milan.

«I fratelli Esposito – hanno sottolineato gli investigatori - grazie al loro elevato tenore di vita, frequentavano assiduamente calciatori della squadra del Napoli, nonché soggetti legati alla criminalità organizzata, con i quali non solo condividevano il tempo libero organizzando scommesse su partite di calcio, viaggi e serate nei più noti locali di Napoli venendo in contatto anche con gente del mondo dello spettacolo, ma dalla cui amicizia traevano anche benefici».


 


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