Intesa Sanpaolo, al Museo del Risparmio il libro “Moneta e promesse”

20:50:2 477 stampa questo articolo
Intesa Sanpaolo, al Museo del Risparmio il libro “Moneta e promesse”Intesa Sanpaolo, al Museo del Risparmio il libro “Moneta e promesse”

TORINO (ITALPRESS) – “Moneta e promesse. Sette storie di banchieri che hanno plasmato il mondo moderno” è il titolo del libro di Paolo Zannoni, banchiere d’affari di lungo corso, presentato a Torino, al Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo.

In questo volume Zannoni spiega il complesso rapporto tra banche e Stati, mostrando come regimi diversi in periodi e in culture differenti abbiano tutti collaborato con le banche per raggiungere i propri obiettivi.

Dal rione di Rialto nella Venezia del XVII secolo alla nascita della Banca d’Inghilterra, dal Regno di Napoli alla Russia bolscevica, dalla Rivoluzione americana all’Ecu de Marc, l’antenato dell’euro. Il libro ripercorre un viaggio nella storia per riflettere sul ruolo delle banche e del debito fra passato e presente.

“Dopo essere stato in banca d’affari per diversi anni – spiega Zannoni – ho cominciato a leggere sulla moneta, l’argomento era molto complicato e non ero soddisfatto di quello che trovavo. Per questo ho deciso di andare a guardare i documenti originali. Il punto saliente del mio libro è uno solo: il debito delle banche è la moneta degli Stati moderni”.

Per il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro “Zannoni lavora come uno storiografo, ha letto i libri contabili dei primissimi banchieri e di chi emetteva debito. Il volume racconta di diverse epoche e sovrani. Quando si esagera nell’emettere promesse la gente non ci crede più, la promessa perde valore e si chiama inflazione”. Gros-Pietro sottolinea l’importanza dell’educazione finanziaria che “richiede un certo impegno. Conoscere la finanza è essenziale per fare in modo che il denaro sia al servizio della persona e non viceversa. Noi come banca offriamo gratuitamente una formazione di istruzione finanziaria e competenze”.

-foto f19/Italpress-

(ITALPRESS).



Articolo di Letteratura / Commenti