Premio Strega. Storia del prestigioso riconoscimento letterario italiano

0:16:35 13942 stampa questo articolo
Helena Janeczek, foto: Premio StregaHelena Janeczek, foto: Premio Strega

Il Premio Strega è un riconoscimento che ha saputo valorizzare e promuovere l'eccellenza della letteratura italiana nel corso degli anni. Grazie alle sue origini intriganti, al rigoroso meccanismo di selezione dei libri e alla competenza dei giurati, il Premio Strega ha guadagnato un posto di primo piano nella cultura italiana.

Il Premio Strega è uno dei premi letterari più importanti e prestigiosi in Italia. Fondato nel 1947, il premio ha acquisito un'importanza sempre crescente nel panorama culturale del paese, diventando un riferimento per gli appassionati di letteratura e un trampolino di lancio per molti autori emergenti. In questo articolo, esploreremo le origini del Premio Strega, il meccanismo di selezione dei libri candidati, le modalità per decretare il vincitore, nonché gli organizzatori e i vincitori di tutte le edizioni fino ad oggi.

Le origini del Premio Strega

Il Premio Strega prende il nome del celebre liquore italiano prodotto a Benevento, lo Strega. Nel 1944, un gruppo di amici scrittori, tra cui Maria and Goffredo Bellonci, Ennio Flaiano, Guido Piovene e Cesare Pavese, si riunì in un ristorante romano chiamato "Trattoria degli Artisti" per discutere l'idea di creare un premio letterario che avrebbe riconosciuto il miglior romanzo italiano dell'anno. Poiché si trovavano in un ristorante dove veniva servito il liquore Strega, decisero di intitolare il premio ad esso.

Il meccanismo di scelta dei libri candidati

Il processo di selezione dei libri candidati per il Premio Strega è un processo articolato e rigoroso. Ogni anno, un gruppo di 400 giurati selezionati tra critici letterari, accademici, giornalisti e scrittori italiani vengono invitati a proporre fino a cinque libri da includere nella lista dei candidati. Questa lista iniziale viene quindi ridotta a una selezione di dodici finalisti. Durante il periodo di selezione, vengono organizzati incontri e dibattiti tra i giurati per discutere dei libri candidati e arrivare a una decisione finale.

La scelta del vincitore

Dopo che i dodici finalisti sono stati annunciati, la giuria del Premio Strega ha la responsabilità di votare e determinare il vincitore. La votazione avviene tramite una serie di turni eliminatori, in cui vengono esclusi i libri con meno voti finché non rimane un solo vincitore. Il vincitore del Premio Strega viene annunciato durante una cerimonia di premiazione che si tiene tradizionalmente a Roma nel mese di luglio. Oltre al prestigio che accompagna la vittoria del premio, il vincitore riceve un premio in denaro.

Organizzazione

Il Premio Strega è promosso dall'omonima fondazione, la Fondazione Bellonci, che ha lo scopo di promuovere la letteratura italiana e la cultura nel paese. La Fondazione è stata fondata nel 1951 da Maria Bellonci, una scrittrice e critica letteraria italiana, con l'obiettivo di continuare l'opera di valorizzazione della letteratura italiana iniziata con il premio.

Edizioni e vincitori

Da quando è stato istituito, il Premio Strega ha visto molti autori italiani emergere grazie a questa prestigiosa onorificenza. Ecco l'elenco dei vincitori del Premio Strega dei primi anni:

1947: Elsa Morante, "Menzogna e sortilegio"
1948: Vasco Pratolini, "Cronache di poveri amanti"
1949: Elio Vittorini, "Uomini e no"
1950: Alberto Moravia, "La romana"
1951: Ennio Flaiano, "Tempo di uccidere"
1952: Elio Vittorini, "Il Sempione strizza l'occhio al Frejus"
1953: Giovanni Comisso, "Gente di mare"
1954: Tommaso Landolfi, "Racconto d'autunno"
1955: Carlo Levi, "Cristo si è fermato a Eboli"
1956: Giorgio Bassani, "Il giardino dei Finzi-Contini"
1957: Mario Soldati, "Le lettere da Capri"
1958: Carlo Emilio Gadda, "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana"
1959: Dino Buzzati, "Sessanta racconti"
1960: Leonardo Sciascia, "Il giorno della civetta"

Il Premio Strega è continuato negli anni successivi, premiando molti altri autori e opere che hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama letterario italiano.
 



Articolo di Letteratura / Commenti