Ridurre lo stress sul lavoro: politiche e buone pratiche aziendali

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A volte ci si trova a vivere esperienze stressanti sul posto di lavoro, anche per un susseguirsi continuo di scadenze, per carichi eccessivi di responsabilità e ritmi che non lasciano spazio al riposo. Quando la pressione diventa troppo intensa, questa sensazione ha delle conseguenze sul benessere psicofisico degli individui e, di conseguenza, sui risultati complessivi dell'azienda. L'idea di entrare in ufficio al mattino e sentirsi già sotto pressione diventa un ostacolo che limita la collaborazione e riduce la concentrazione.

Per questo, diverse imprese stanno dedicando maggiore attenzione alla creazione di condizioni più favorevoli per i propri dipendenti, puntando su iniziative che puntano a prevenire i malesseri legati all'ambiente lavorativo e a rafforzare la motivazione. Esistono alcune pratiche che rendono possibile la creazione di un contesto professionale equilibrato, in cui ciascuno possa dare il meglio di sé.

L'importanza della prevenzione

Tra i fattori a volte trascurati, c'è la sicurezza fisica. È fondamentale un piano strutturato per la prevenzione degli infortuni, che, oltre ad esercitare un effetto rassicurante in termini pratici, trasmette ai lavoratori la percezione di essere tutelati concretamente.

In questo quadro, la figura del RSPP, sigla che fa riferimento al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, è essenziale: si occupa di identificare i rischi, definisce le misure di protezione e promuove la cultura della sicurezza interna. Ma evitare incidenti e pericoli non è l'unico obiettivo, perché la riduzione dello stress si lega anche a una gestione attenta delle fonti di ansia, che possono emergere da carichi eccessivi o da processi troppo complicati.

L'azienda dovrebbe dedicare momenti di formazione e approfondimento sulle buone pratiche da seguire, sulla comunicazione efficace tra reparti e sull'organizzazione dei compiti, in modo che si possa creare un ambiente meglio predisposto all'ascolto e al rispetto reciproco.

Creare un ambiente empatico e all'insegna della collaborazione

In un ambiente di lavoro che tende a mettere tutti sotto pressione, la solitudine professionale è uno dei fattori che peggiorano il senso di insicurezza. Al contrario, un contesto lavorativo basato sull'empatia e sullo scambio di idee produce un clima più sereno. La squadra deve poter condividere obiettivi comuni e così diventa più semplice anche comunicare eventuali difficoltà e chiedere consigli, senza temere giudizi.

Per facilitare questo tipo di relazioni, alcune imprese stabiliscono momenti dedicati al confronto, come brevi meeting settimanali o colloqui periodici con i responsabili di reparto. Con l'ascolto e la disponibilità verso le esigenze individuali, si possono sciogliere le incomprensioni e si possono prevenire gli stati di ansia.

Le politiche di flessibilità e il benessere organizzativo

Un alto elevato di stress nasce spesso dalla difficoltà di equilibrare la vita privata con le richieste professionali. Alcune aziende, proprio per questa ragione, decidono di concedere maggiore elasticità nell'orario di lavoro, adottando forme di smart working che riducono gli spostamenti e permettono di distribuire le attività al meglio.

Sul piano della cura della persona, sono utili anche programmi di welfare interno, che comprendono, ad esempio, consulenze con specialisti, sessioni di allenamento o percorsi per migliorare le competenze psicosociali. Si tratta di un'attenzione che va al di là degli obblighi contrattuali, per creare una relazione di fiducia che dura nel tempo.

La leadership responsabile

Oltre alla formazione, la qualità della leadership ha anche un impatto notevole sul benessere. Guidare un team di lavoro in modo responsabile vuol dire preoccuparsi di dare obiettivi raggiungibili, mettendo a disposizione, allo stesso tempo, il sostegno necessario per superare delle difficoltà.

I dipendenti dovrebbero percepire di poter contare su risorse adeguate e su linee guida chiare: solo così riusciranno ad affrontare i compiti con meno ansia e maggiore determinazione. Gli eventuali errori non possono che diventare, in questo modo, vere e proprie occasioni per imparare.



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