ROMA (ITALPRESS) – La Corrente Circumpolare Antartica (ACC), la più forte corrente oceanica del Pianeta, rallenterà del 20% entro la metà del secolo a causa del cambiamento climatico. L’aumento delle temperature, più marcato ai poli, sta accelerando la fusione dei ghiacci artici, causando l’immissione di acqua dolce e fredda che rallenta la corrente.
Lo rivela uno studio dell’Università di Melbourne, pubblicato su Environmental Research Letters, che ha avvisato che questo rallentamento potrebbe innescare una serie di eventi a catena, con impatti a lungo termine sul clima e sulla biodiversità. Tra gli effetti più probabili: un aumento delle temperature locali, accelerando ulteriormente lo scioglimento dei ghiacci e creando un circolo vizioso. La Corrente Circumpolare Antartica, funge anche da barriera naturale contro le specie invasive, la cui riduzione potrebbe minacciare la biodiversità dell’Antartide. La perdita di questa barriera potrebbe avere conseguenze imprevedibili sull’ecosistema antartico. È fondamentale – evidenzia lo studio – adottare misure per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare il riscaldamento globale, al fine di proteggere l’Antartide e il suo ecosistema. La transizione verso fonti di energia rinnovabile e la promozione di pratiche sostenibili sono essenziali per affrontare questa sfida. La comunità scientifica sottolinea poi l’importanza della ricerca e del monitoraggio costante dell’Antartide per comprendere appieno le conseguenze del rallentamento della Corrente Circumpolare Antartica.
gsl