Alla Rocca dei Rettori, la mostra: “La Buona Mefite e il Mefitismo, un nuovo approccio alla Valle dell’Ansanto”
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L’evento, con il patrocinio della Provincia di Benevento e di AUSER-USELTE.
Si inaugura sabato 2 marzo 2019, ore 17.00, presso la “Sala dell’Acquedotto” alla Rocca dei Rettori di Benevento la mostra “La Buona Mefite e il Mefitismo, un nuovo approccio alla Valle dell’Ansanto”. L’evento, con il patrocinio della Provincia di Benevento e di AUSER-USELTE BN (Università Sannita dell’età libera e della Terza Età), è promosso dal Centro di Ricerca Tradizioni Popolari “La Grande Madre” ed ha lo scopo di far conoscere meglio la della Mefite di Rocca San Felice (AV) proponendo un nuovo punto di vista su questa straordinaria risorsa naturale, la più grande d’Europa.
Il Programma è il seguente:
Sabato 2 marzo 2019
ore 17.00:
-Presentazione della mostra
-Saluto del presidente Auser-Uselte, prof.ssa Adriana Pedicini;
-Saluto del sindaco di Rocca San Felice (AV), ing. Guido Cipriano;
-Interventi di: Franca Molinaro, Giornalista e scrittrice, presidente di “La Grande Madre”; Ermanno Di Sandro, Docente, Critico d’arte; Norma Di Sandro, Docente, Archeologa;
-Pesca a sorpresa nei fanghi della Mephite,
Domenica 3 marzo 2019
ore 10.00:
-Book fotografico con “l’Osco Rabel”,
Ore 15,00/21,00:
Pesca a sorpresa nei fanghi della Mephite
La Mefite della Valle dell’Ansanto, situata a poca distanza dall’abitato di Rocca San Felice, è stata luogo sacro in epoca neolitica, la romanizzazione screditò la fama del luogo relegando la sua Dea Madre, Mephite o Mefitis, a dea delle acque putride. Virgilio, nel VII libro dell’ “Eneide”, la indica come la bocca degli inferi: peraltro, tutti gli Autori dell’antichità guardarono a questo luogo come a un posto maledetto accrescendone l’effettiva pericolosità.
Il Centro di Ricerca Tradizioni Popolari “La Grande Madre” ritiene invece che l’approccio con ogni aspetto della Natura deve essere di rispetto: solo in questo modo si possono evitare i pericoli insiti in ogni luogo. “La Grande Madre”, dopo aver posto nelle mani degli scienziati le sorti di “Genista anxantica”, la piccola coraggiosa ginestra individuata dallo stesso Centro come caso raro di ristretto endemismo, continua a perseguire l’obiettivo strategico di riscattare il territorio dalla sua cattiva nomea e riabilitarlo a luogo sacro e terapeutico. “Sacro” nell’accezione più moderna del termine, in quanto il Centro di Ricerca Tradizioni Popolari auspica per la Valle dell’Ansanto il riconoscimento di “territorio protetto”, Monumento naturale o parco geo-botanico, secondo quanto è più opportuno agli occhi degli esperti; ma anche luogo “terapeutico” in quanto, nei secoli passati, la Mefite era il luogo delle cure termali per il popolo squattrinato.
In occasione della Mostra presso la Rocca dei Rettori sarà possibile toccare i fanghi della mephite per avere un approccio più diretto con il luogo, sentirne l’odore e la consistenza.
Altro obiettivo del Centro di Ricerca Tradizioni Popolari “La Grande Madre” è quello di ricongiungere i luoghi in cui si è irradiato il culto di Mephite, dall’Irpinia al Sannio Storico, alla Lucania, fino a Cremona.
Nell’ambito della mostra presso la Sala dell’Acquedotto alla Rocca dei Rettori sarà illustrata la storia, la geologia, la botanica del luogo, il suo aspetto sacro, nonché i princìpi del movimento “Mefitismo”, attraverso le opere d’arte presentate dal critico prof. Ermanno di Sandro. Esporranno gli Artisti : Raffaele Bertolini, Benito Vertullo, Franca Molinaro, Antonio Pascale, Nicola Guarino, Maria Laura Favetti, Iula Carcieri, Maria Comparone, Maria Ciampa, Laura Mauro, Rosanna Di Carlo, Felice Storti, Norma Bini, Cristina Flaviano, Anna Scopetta, Manuela Donadoni, Vittorio Pannone, Alessandro Battaglino, Michele Prudente, Anna Maria Zoppi, Polina Khlebalina, Rosamaria Di Stefano.