Costruzione Piazza della Liberta' a Salerno. Per De Luca chiesto il rinvio a giudizio
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Chiesto il rinvio a giudizio per Vincenzo De Luca per la variante di progetto da 8 milioni di euro riguardante la costruzione di Piazza della Libertà a Salerno.
Falso in atto pubblico, questo il reato che la Procura di Salerno contesta a Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania. Reato per il quale la magistratura ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex primo cittadino del capoluogo salernitano.
I fatti contestati si riferiscono all’inchiesta avviata dopo l’approvazione della variante urbanistica da otto milioni di euro per la realizzazione di Piazza della Libertà a Salerno. All’epoca dei fatti De Luca era sindaco di Salerno ma gli indagati sulla vicenda, in totale, sono 26. Si leggono infatti i nomi dell’allora Giunta, anche per loro l’accusa è la stessa contestata a De Luca. Diversa invece quella ipotizzata dai pm Valenti e Cantarella verso alcuni dirigenti e tecnici comunali ma anche imprenditori. Si va, ovviamente in maniera diversa, dalla turbativa d'asta al peculato.
Tutto parte nel 2010, ovvero, dal momento in cui il ‘Comitato No Crescent’ invia un esposto in Procura per la costruzione di una piazza – quella della Libertà, in luogo in cui scorre un torrente: il Fusandola. Le indagini dei magistrati Cantarella e Valenti si sono soffermate su due delibere, che prevedevano dei lavori ulteriori, perché sotto la costruenda piazza vi era dell’acqua.