Sede vacante in Vaticano: i riti, i tempi e il conclave dopo la morte di Papa Francesco

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Papa Francesco Papa Francesco

È morto oggi, 21 aprile 2025, Papa Francesco. Con la sua scomparsa si apre ufficialmente la sede vacante, il periodo in cui la Chiesa cattolica resta priva del suo pontefice in attesa dell’elezione del successore di Pietro. Le prossime settimane saranno scandite da una sequenza precisa di riti, liturgie e procedure codificate nei secoli, che guideranno i cardinali verso l’elezione del nuovo Papa.

I funerali e il saluto dei fedeli. La salma di Papa Francesco verrà esposta per almeno tre giorni nella Basilica di San Pietro per permettere ai fedeli di rendere omaggio. I funerali saranno presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio dal 18 gennaio 2020. La celebrazione seguirà il rito proprio di un pontefice regnante, in un clima di solenne raccoglimento.

Il ruolo del Camerlengo. Durante la sede vacante, la guida amministrativa della Chiesa passa al Camerlengo, figura chiave incaricata di certificare ufficialmente la morte del Papa, sigillare gli appartamenti papali e gestire gli affari ordinari della Santa Sede. Uno dei suoi compiti simbolici più noti è la distruzione dell’Anello del Pescatore, il sigillo personale del Papa, che viene frantumato per evitare ogni uso improprio.

Dalla sede vacante al conclave. Terminati i funerali, i cardinali si riuniranno in congregazioni generali per preparare il conclave. Entro un termine compreso tra 15 e 20 giorni dalla morte del Papa – quindi tra il 6 e l’11 maggio – si apriranno le porte della Cappella Sistina per iniziare il processo di elezione del nuovo pontefice. Saranno 135 i cardinali con meno di 80 anni aventi diritto di voto.

Il rito dell’elezione. Il conclave si svolge in un clima di raccoglimento e isolamento. Le votazioni avvengono a scrutinio segreto, due al mattino e due al pomeriggio. Per essere eletto, un candidato deve ottenere la maggioranza dei due terzi dei voti. Al termine di ogni sessione, le schede vengono bruciate: dalla stufa della Sistina si leva la celebre fumata, nera in caso di esito negativo, bianca se è stato scelto un nuovo Papa.

L’annuncio e l’apparizione del nuovo pontefice. Una volta che il prescelto accetta l’elezione e sceglie il nome pontificale, indossa la veste bianca e viene condotto nella cosiddetta Stanza delle lacrime. Pochi minuti dopo, il cardinale protodiacono si affaccia dal loggione centrale della Basilica Vaticana e pronuncia le parole “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam”. Il nuovo pontefice si presenta quindi al popolo e impartisce la sua prima benedizione Urbi et Orbi.

Con la morte di Papa Francesco si chiude un pontificato iniziato nel 2013, segnato da un forte impegno per la giustizia sociale, la pace, il dialogo interreligioso e la riforma della Chiesa. Ora, con il rituale millenario del conclave, la Chiesa di Roma si prepara a scegliere un nuovo successore di Pietro, chiamato a guidare oltre un miliardo di cattolici in un mondo in continua trasformazione.

Il processo di successione

Vaticano

I protagonisti della sede vacante

Annulus piscatorius di papa Leone XIIICamerlengo. Il cardinale Kevin Farrell è incaricato della gestione ordinaria della Santa Sede durante la sede vacante. Tra i suoi compiti simbolici vi è la distruzione dell’Anello del Pescatore, sigillo personale del Papa, per evitarne un uso improprio.

Decano del Collegio cardinalizio. Il cardinale Giovanni Battista Re, in carica dal 18 gennaio 2020, presiederà le congregazioni generali e, secondo tradizione, i funerali del Papa defunto.​

Cardinali elettori. Attualmente sono 135 i cardinali con meno di 80 anni aventi diritto di voto nel conclave. Di questi, 108 sono stati creati da Papa Francesco, il che potrebbe influenzare l’orientamento della scelta verso un successore in continuità con il suo pontificato. ​

Principali Papabili al Conclave 2025

Nome Età Paese Profilo
Pietro Parolin 70 Italia Segretario di Stato vaticano, diplomatico esperto, figura di continuità.
Matteo Maria Zuppi 69 Italia Presidente della CEI, noto per l’impegno sociale e il dialogo interreligioso.
Luis Antonio Tagle 67 Filippine Pro-prefetto per l’Evangelizzazione, considerato l’“asiatico Francesco”.
Péter Erdő 72 Ungheria Arcivescovo di Esztergom-Budapest, rappresenta l’ala conservatrice.
Robert Sarah 79 Guinea Ex prefetto del Culto Divino, figura di riferimento per i tradizionalisti.
Jean-Claude Hollerich 66 Lussemburgo Relatore del Sinodo sulla sinodalità, promotore di riforme.
Mario Grech 68 Malta Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, sostenitore della sinodalità.
Pierbattista Pizzaballa 60 Italia Patriarca latino di Gerusalemme, noto per l’impegno ecumenico.
Peter Turkson 76 Ghana Ex prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, attivo su temi sociali.
Raymond Leo Burke 76 USA Esponente conservatore, critico delle riforme di Francesco.



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