Crisi Mar Rosso, porti italiani in difficoltà. Impatti cruciali sul porto di Trieste

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Crescente vulnerabilità del principale scalo petrolifero italiano a causa delle turbolenze nel traffico marittimo internazionale.

La crisi nel Mar Rosso, causata dal conflitto tra Etiopia ed Eritrea, sta avendo gravi conseguenze sul trasporto marittimo internazionale. La chiusura dello stretto di Bab al Mandeb, che collega il Mar Rosso al Golfo di Aden, ha causato un aumento dei tempi di navigazione e dei costi per le navi che devono circumnavigare l'Africa.

Il porto di Trieste, il principale scalo petrolifero italiano, è uno dei più colpiti da questa crisi. Nel 2023, il porto ha movimentato oltre 40 milioni di tonnellate di merci, di cui circa la metà provenienti dal Mar Rosso. La chiusura dello stretto di Bab al Mandeb ha portato a una diminuzione del traffico marittimo nel porto di Trieste, con conseguenze negative per l'economia italiana.

Il traffico marittimo italiano

L'Italia è un paese fortemente dipendente dal trasporto marittimo. Secondo i dati dell'Istat, il 40% dell'import-export italiano passa per il Mar Rosso. La chiusura dello stretto di Bab al Mandeb potrebbe avere un impatto significativo sull'economia italiana, con un aumento dei prezzi delle merci e delle difficoltà per le imprese esportatrici.

Il rapporto evidenzia un dato preoccupante: il numero di navi che fanno scalo nel porto di Trieste è in diminuzione a causa degli impatti della crisi nel Mar Rosso. Le rotte marittime internazionali, spesso attraverso il canale di Suez, sono fondamentali per il porto di Trieste e per molti altri porti italiani. La crisi nel Mar Rosso ha generato una catena di eventi che ha influito sul traffico marittimo, con ripercussioni dirette sulle economie locali legate a tali porti.

Il traffico marittimo nei porti italiani, influenzato dalle rotte attraverso il canale di Suez, è stato fortemente impattato dalla riduzione del flusso delle merci e delle navi in transito. Le conseguenze economiche si fanno sentire non solo a livello locale ma anche a livello nazionale, mettendo in luce la vulnerabilità di un sistema che dipende fortemente dalle rotte commerciali internazionali.

I porti italiani che dipendono maggiormente dal traffico marittimo che passa per il canale di Suez sono:

  • Trieste: principale scalo petrolifero italiano, movimenta oltre 40 milioni di tonnellate di merci all'anno.
  • Genova: primo porto italiano per traffico container, movimenta oltre 5 milioni di Teu all'anno.
  • Taranto: importante scalo per il traffico di carichi grezzi, movimenta oltre 10 milioni di tonnellate di merci all'anno.
  • Gioia Tauro: importante scalo per il traffico di carichi grezzi, movimenta oltre 8 milioni di tonnellate di merci all'anno.
  • Brindisi: importante scalo per il traffico di carichi grezzi, movimenta oltre 6 milioni di tonnellate di merci all'anno.

La crisi nel Mar Rosso sta mettendo a dura prova la catena di approvvigionamento globale. Il governo italiano è al lavoro per trovare soluzioni per mitigare le conseguenze di questa crisi, ma è chiaro che le difficoltà per l'economia italiana saranno significative.

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