Si e' chiuso l'ArTelesia Social Film Festival dedicato al cinema sociale

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Si è concluso il festival dedicato al cinema sociale. Il red carpet ha accolto gli attori ospiti, i registi professionisti ed emergenti e gli sceneggiatori.

Ad aprire la serata conclusa dell'ArTelesia Social Film Festival il premio Miglior film a “Il segno del Capro” di Fabiana Antonioli. A premiare la regista torinese è stato Franco Mucci, sindaco di San Lupo, uno dei paesi coinvolti negli eventi della Banda del Matese. La menzione speciale, sempre per la sezione film è stata attribuita a “4021” di Viviana Lentini per il realismo con il quale è stata trattata la tematica della precarietà del lavoro. Presente il protagonista e produttore simone Pulcini.

Il premio Premio miglior cortometraggio italiano è stato attribuito a “Ady in the life” di Michele Bertini Malgarini e miglior cortometraggio straniero e a “Le Grand Jeu” di Agnes Vialleton. Presente il protagonista Mathieu Bisson. Per la sezione DivAbili il primo premio è stato attribuito a “L’amante Sjogren” di Maurizio Rigatti. La Mefite , statuetta del Festival, è stata consegnata a Lucia Marotta, presidente di Animass Onlus, Associazione che si occupa di promuovere la ricerca sulla Sindrome Sjogren, malattia rarissima dalla quale la stessa Marotta è affetta da anni. Presente la protagonista Daniela Poggi che ha presentato in anteprima il film “L’esodo” di Ciro Formisano che la vede nei panni di una sessantenne costretta a mendicare per sopravvivere. La menzione speciale, sempre per la stessa sezione, è andata a “Mattia sa volare” di Alessandro Porzio. Presenti i protagonisti Fabio Palmisano e Angela Curri, attrice anche del corto “A day in the life” e nota al grande pubblico come la Bea della famosa fiction “Braccialetti Rossi”.

Il primo premio sceneggiature film è stato attribuito ad Alessandro Riccardi. Tra gli altri ospiti l’attrice diversamente abile Antonella Ferrari che ha proposto il promo del suo ultimo lavoro teatrale “Più forte del Destino”, Serena Jansiti beneamina del pubblico per le sue brillanti interpretazioni in diverse fiction tra le quali “Squadra antimafia”, “Il giovane Montalbano”, “I segreti di Borgo Larici”, Elisabetta Pellini, tra le protagoniste del nuovo film di Max Nardari “La mia famiglia a soqquadro”. E’ dello stesso regista “Uno di noi” con Simone Moil cortometraggio più votato dagli studenti e dai docenti che hanno partecipato, in qualità di Giurati al Social Film Festival Artelesia. Per la sezione School and University, gli studenti del Liceo Ugo Foscolo di Albano laziale hanno ricevuto il premio miglior cortometraggio “Geode”.

Presenti le Istituzioni nelle persone del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, dell’assessore alla cultura Oberdan Picucci, dell’assessore Amina Ingaldi delegata alle Politiche per la famiglia, l’infanzia e la Scuola, Patrizio Maio delegata alle Politiche Sociali che hanno premiato i vincitori delle diverse sezioni del concorso. Alla manifestazione ha partecipato come ospite anche il direttore di Giffoni film Festival premiato da Clemente Mastella accompagnato e dalla Moglie Sandra Lonardo.

Il sindaco si è soffermato sul valore artistico e culturale oltre che sociale dell’evento, che può essere annoverato tra le iniziative di pregio che favorendo il turismo culturale contribuiranno a valorizzare la città. Claudio Gubitosi ha ringraziato il sindaco, l’organizzazione e soprattutto Francesco, il quale dopo essere stato ospite del Giffoni nel 2007 con il cortometraggio “Così su due ruote” ha scoperto quanto il mezzo cinematografico possa diventare veicolo di messaggi sociali insistendo anche sulla possibilità di portare la disabilità sul grande e piccolo schermo non come “caso” ma come parte della quotidianità.

“Nella società ci sono persone sane e persone disabili e il cinema deve essere specchio di questa società, permettendo alle persone disabili di far parte del cast di diversi film in diversi ruoli con naturalezza, senza forzature”. È questo il messaggio che Francesco cerca di diffondere da anni, anche attraverso il Festival. presente anche Angelo Moretti coordinatore della Caritas diocesana di Benevento e promotore di progetti che possano favorire l’autonomia delle persone disabili. La serata si è svolta all’insegna dell’eleganza e del buon gusto regalando momenti di emozione e di arte grazie alla voce di Maura Minicozzi e delle musiche del Bufis trio Manouche e all’intervento coreografico di Danilo di Leo, ballerino del San Carlo di Napoli. 



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