Operazione Shields: il comandante chiede più mezzi nel Mar Rosso

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Le rotte commerciali cruciali necessitano di una maggiore sicurezza, afferma il contrammiraglio Vassilios Gryparis

Il contrammiraglio Vassilios Gryparis, comandante dell'operazione militare europea "Shields" nel Mar Rosso, ha sollecitato un rafforzamento delle risorse assegnate alla missione. L'obiettivo è quello di garantire una maggiore sicurezza alle rotte commerciali marittime in quest'area cruciale.

"Le minacce alla sicurezza marittima nel Mar Rosso sono in aumento e la nostra missione è fondamentale per contrastare queste minacce e proteggere le rotte commerciali vitali", ha dichiarato il contrammiraglio Gryparis. "Tuttavia, per svolgere efficacemente il nostro compito, abbiamo bisogno di più mezzi".

L'operazione Shields, condotta dall'Unione Europea, è attiva dal 2008 e ha lo scopo di proteggere le navi mercantili dagli attacchi di pirati e di altri attori ostili. La missione ha contribuito a ridurre significativamente il numero di incidenti di pirateria nel Mar Rosso, ma le minacce alla sicurezza marittima persistono.

Necessità di rafforzare la deterrenza

Il contrammiraglio Gryparis ha sottolineato la necessità di rafforzare la deterrenza contro le minacce alla sicurezza marittima nel Mar Rosso. A tal fine, ha chiesto un aumento del numero di navi, aerei e personale impiegati nell'operazione Shields.

"Un'operazione più robusta ci permetterebbe di pattugliare un'area più ampia e di scoraggiare potenziali aggressori", ha affermato il contrammiraglio Gryparis. "Inoltre, ci consentirebbe di rispondere in modo più rapido ed efficace agli incidenti".

L'appello del contrammiraglio Gryparis è stato accolto con favore da alcuni Stati membri dell'Unione Europea. Tuttavia, altri Stati sono più cauti e hanno espresso preoccupazione per l'aumento dei costi associati a un rafforzamento dell'operazione Shields.

Le discussioni sul futuro dell'operazione Shields sono in corso e una decisione definitiva dovrebbe essere presa nelle prossime settimane. Nel frattempo, l'operazione continua a svolgere un ruolo vitale nel garantire la sicurezza marittima nel Mar Rosso.



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