Omicidio Parrella, "niente indizi": scarcerato Sferruzzi

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Il Riesame annulla l'ordinanza del Gip di Benevento a carico del 28enne arrestato lo scorso 28 luglio.

E' stato rimesso in libertà Umberto Sferruzzi, detenuto in carcere dallo scorso 28 luglio, con l'accusa dell'omicidio, aggravato dai futili motivi, di Antonio Parrella. Tredici giorni di detenzione a Capodimonte, ora terminati a seguito del provvedimento del Tribunale del Riesame che ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare adottata dal gip Roberto Melone, su richiesta del pm Miriam Lapalorcia, nei confronti di Umberto Sferruzzi, il 28enne di Benevento chiamato in causa dalle indagini della Squadra mobile sul delitto del 32enne morto al Rummo per una devastante emorragia cerebrale causata dai colpi – calci e pugni - ricevuti durante una festa di compleanno.

Il Tribunale di Napoli ha infatti ritenuto insussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane, accogliendo le argomentazioni esposte questa mattina dall'avvocato Antonio Leone nel corso di una discussione supportata oltre che dalla confutazione delle prove a carico anche dall'analisi minuziosa delle immagini -frame dopo frame - fissate dalla telecamera poste nel locale teatro della tragedia. Fotogrammi dai quali, ha fatto notare il legale, non emerge alcuna responsabilità del suo assistito, Il Riesame ne ha condiviso le conclusioni e ha scarcerato Sferruzzi.

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