Azione Cattolica Giovani. I ragazzi raccontano l'esperienz al camposcuola Giovanissimi "Young Express" di Castel Volturno

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Azione Cattolica Giovani, l’esperienza dei ragazzi della Diocesi al camposcuola Giovanissimi “Young Express” a Castel Volturno

I Giovanissimi dell’Azione Cattolica hanno trascorso 5 giorni al camposcuola diocesano a Castel Volturno (Caserta) intitolato “Young Express”, impostato sulle orme del reality televisivo “Pechino Express”. Lo scopo principale di questo campo era la ricerca, all’interno del proprio viaggio personale, dentro sé stessi, per far sì che i partecipanti potessero anzitutto comprendere il valore del viaggio e del liberarsi dalle zavorre che ci appesantiscono. Il momento più importante e toccante dell’intero campo è stato il momento di deserto, nel quale ognuno di noi ha potuto riflettere su come bisognerebbe riempire gli spazi della propria vita. L'esperienza vissuta, è raccontata in prima persona da tre ragazzi.

“Prima di partire per questo campo, avevo un po’ litigato con Dio perché in un anno mi ha tolto due persone a me molto care - spiega Ferdinando, di San Salvatore Telesino - Ero partito con lo scopo di riflettere e di capire perché Dio mi avesse fatto questo, e grazie all’attività del deserto, ho riflettuto e sono giunto a una risposta. Nel momento poi di condivisione, parlando con gli animatori e con i due ospiti della diocesi di Aversa, ho avuto le mie conferme. E’ stato il mio tredicesimo campo ed è stato sicuramente il più intenso e il più importante perché ho conosciuto delle persone bellissime e ricche d’animo. Quest’esperienza mi ha arricchito molto e di questo sono molto contento".

"La mia riflessione vuole incentrarsi maggiormente su tutti noi viaggiatori" - racconta invece Francesca di Frasso Telesino - Nel corso di questo viaggio, con le ali della nostra vita, siamo stati capaci di spiccare il volo, portando un po' di colore negli animi di chi ci è stato accanto. Siamo stati, poi, matite appuntite, in grado di scrivere un pezzo della nostra vita in quelle altrui facendo sempre attenzione, però, a non ferire nessuno. Abbiamo imparato a non pretendere sempre tutto o, più semplicemente, a donare incondizionatamente, senza aspettarci nulla in cambio. Ci sono state affidate delle missioni non facili, ma abbiamo capito che lassù c'è qualcuno pronto a soffrire per il nostro amore, qualcuno disposto a starci accanto sempre e comunque, qualcuno che pur di farci conoscere a fondo l'un l'altro e di farci mettere in gioco, è capace di donare alla nostra vita compagni di viaggio meravigliosi in tutto, scatole nelle quali riporre le nostre più profonde paure, senza alcun timore di essere giudicati o derisi. Quel qualcuno, cioè il Signore, in questi giorni ha fatto sì che ci donassimo per davvero, senza filtri e in tutto il nostro splendore, che fossimo sale, sabbia, sassolini, palline da golf, vino per riempire con il nostro meglio i barattoli della vita di chi ci è accanto da sempre e di chi abbiamo, invece, appena conosciuto. Alla luce di questa mia testimonianza posso dirvi, quindi, di aver fatto parte di una meravigliosa esperienza di riscoperta di me stessa e di scoperta dell'altro nei cui occhi e nei cui sorrisi, vuoi o non vuoi, c'è sempre Colui che tutto può".

Chiude Vittoria, di Frasso Telesino: “A nome di tutti i ragazzi che hanno partecipato a questo campo, volevamo esprimere la nostra gratitudine ai due vice Giovani, ai consiglieri e a tutta l’Equipe di lavoro, che hanno speso del tempo, le loro energie e le loro qualità. Grazie per averci dato fiducia. Grazie per esservi presi cura di noi, per averci trasmesso allegria e stima sia verso noi stessi sia verso gli altri. Grazie per averci fatto capire la bellezza di ognuno di noi attraverso i vostri sorrisi e le vostre carezze”.



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