Cristina Scuccia: "Io suora-cantante a The Voice grazie a Papa Francesco"
15:23:8 291

(Adnkronos) - "Ho partecipato a 'The Voice' grazie a Papa Francesco. Sin dall'inizio del suo Pontificato, invitò tutti i consacrati, gli uomini e le donne dalla Chiesa a uscire dai conventi, ad aprire le porte per raggiungere le periferie del mondo. Dunque ci sentivamo chiamati in causa. E così, quando è arrivata la chiamata della redazione, l'ho percepita come un segno: far arrivare la parola di Dio dove di solito non c'è". A parlare all'Adnkronos è Cristina Scuccia, che prima di abbandonare la vita religiosa, era nota come Suor Cristina. Ha ottenuto la fama partecipando e vincendo la seconda edizione di 'The Voice of Italy', nel 2014, come concorrente del team di J-Ax. "Qualche giorno fa, riguardavo le foto dell'incontro con il Santo Padre, eravamo in tanti ma lui era lì ad ascoltare le storie di tutti. Ricordo di aver avuto la possibilità di regalargli il mio primo album e di avergli raccontato della mia decisione di partecipare al talent show di Rai 2 per mandare un messaggio".
Quando è stato eletto "ricordo che fu come una boccata d'ossigeno, non solo per me. Credo anche per la Chiesa. Perché in quel momento il mondo aveva bisogno di una figura come la sua, che ha sempre prediletto la misericordia". A colpirmi del Pontefice "è stata la semplicità nei gesti e nel linguaggio. Si relazionava alle persone, ma anche nelle sue omelie, in modo diretto. La chiave vincente è stata proprio la sua autenticità", inoltre "non ha mai seguito inutili pomposità, ma piuttosto ha incarnato quella che è veramente la figura del successore di Pietro: un testimone di Cristo. Oggi come non mai c'è bisogno di queste figure". Quello di Papa Francesco "è stato un messaggio potentissimo: dove si è mai visto un Papa che scende per strada, si interessa in questo modo così diretto alle persone oppure che legge le lettere dei fedeli e poi li chiama al telefono?!".
Scuccia ricorda poi alcune parole di Bergoglio: "'un vero pastore deve puzzare di pecore', per dire che un vero seguace di Cristo si deve sporcare le mani piuttosto che puzzare di muffa, cioè stare fermo e non fare nulla. Oppure quando diceva 'preferisco i sacerdoti che si perdono rischiando piuttosto che perdersi puzzando di muffa'. Queste sono parole che ti restano dentro". Tutto quello che ha fatto il Santo Padre "è stato estremamente spiazzante, perché nel nostro immaginario ci sono figure ecclesiastiche da trattare con riverenza, cosa che lui ha debellato". Per questo "resterà per sempre impresso dentro di me".
Quanto al prossimo Papa, l'artista sottolineando come "il confronto con Francesco sarà inevitabile", sostiene che "il prossimo pontefice non debba essere un suo successore, ma solamente incarnare la figura di Gesù. E oggi c'è necessità di guide che siano autentiche e restituiscano il vero volto della Chiesa: una Chiesta che accoglie e non chiude le porte, che non giudica e ci fa sentire figli". Quello che "mi auguro è di vedere nel prossimo Papa il volto di Gesù, certo è sempre un uomo con le sue fragilità e il suo vissuto, quindi potrà sbagliare". Da qui un pensiero ai Cardinali: "Spero si lascino guidare dallo Spirito Santo per la scelta del prossimo pontefice, non solo per la Chiesa ma per l'umanità intera".
Dopo l'addio alla vita religiosa nel 2022, Cristina Scuccia si è dedica a tempo pieno alla sua carriera musicale. Ha pubblicato il singolo 'La felicità è una direzione' e di recente è stata una delle coach dei talent show 'Io canto Generation', 'Io canto Family' e 'Io canto Senior' su Canale 5. Una breve pausa dalla musica è stata nel 2023 quando ha partecipato alla 17esima edizione del reality show 'L'Isola dei Famosi'. "Questa seconda vita mi piace, che poi se riavvolgo il rullino ho già vissuto miliardi di vite", dice l'ex suora. "Attualmente sto costruendo la mia strada, e questo richiede tanto tempo". Ma non manca la nostalgia per la vita che ha lasciato: "In questi giorni ho sentito nostalgia degli abiti, anche se sono sempre nostalgica di quel periodo. Ad attrarmi non è il convento, ma Gesù".
Oggi - prosegue la cantante - "mi interrogo su come possa prendere forma questa mia fede che resta tale. E' un dono, non puoi strappartelo di dosso". Quindi "io mi metto tanto discussione, sto cercando di costruire la mia vita con la musica anche se sono tempi difficili. Ma comunque continuo a fare ciò che mi fa stare bene. Laddove sento serenità interiore, resto. Quando non la sento, per dirla in termini religiosi, dico 'questa non è opera di Dio' e vado via".