Albania, disordini in parlamento: l'accordo con l'Italia sui migranti è a rischio
11:25:30 2360La mancata votazione in Albania vanifica l'intesa con l'Italia. L'opposizione impedisce la votazione, ora deve esprimersi la Corte costituzionale albanese.
Nuovi disordini nel parlamento albanese, dove la sicurezza ha impedito all'opposizione di entrare in aula, il giorno in cui era prevista la votazione sull'accordo con l'Italia sui centri per migranti. L'opposizione è responsabile di vari episodi di violenza nelle ultime settimane, e la mancata votazione vanifica l'intesa raggiunta tra i due paesi.
L'accordo, firmato il 6 novembre scorso, prevede la costruzione di due centri di accoglienza per migranti in Albania, con una capacità di 2.500 persone ciascuno. I centri saranno gestiti congiuntamente dai due paesi, e ospiteranno migranti provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente.
L'accordo è stato fortemente criticato dall'opposizione albanese, che lo considera una violazione della sovranità nazionale. I critici sostengono che i centri rappresenterebbero un pericolo per la sicurezza e la coesione sociale dell'Albania.
La mancata votazione dell'accordo in Albania è un duro colpo per il governo italiano, che aveva puntato molto su questa intesa per risolvere la questione dei migranti. L'Italia è uno dei principali paesi di destinazione dei migranti che attraversano il Mediterraneo, e l'accordo con l'Albania avrebbe rappresentato un importante passo avanti per la gestione di questo fenomeno.
La situazione in Albania è ora molto incerta. Il governo ha annunciato che presenterà un nuovo disegno di legge sull'accordo, ma è probabile che l'opposizione si opponga anche a questo testo.
Accordo Italia-Albania sui migranti: dossier al vaglio della Commissione europea
Accordo siglato a Roma tra Giorgia Meloni e Edi Rama. Dalla primavera 2024, prevista l'apertura di due centri di accoglienza identificazione in Albania per gli immigrati salvati in mare dalle motovedette della Marina e della Guardia Costiera, ma non dalle navi delle Ong.