Un anno di cronaca accanto ai lettori. Il Quaderno augura un Felice 2016

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"Credete che sarà felice quest'anno nuovo? Oh illustrissimo si, certo. Come quest'anno passato? Più più assai... Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?"

Cari amici, gentili lettori,

il Quaderno vi ha informato, documentando, quanto è avvenuto in questo 2015. Da ultimo l'alluvione di ottobre. Come il venditore di almanacchi di Leopardi, ci auguriamo tutti che il 2016 porti con sè tempi migliori. Per il lavoro, la serenità dei giovani e delle famiglie, innanzitutto.

Ci auguriamo che le continue denunce di disservizi possano trovare rimedi nelle sedi deputate. Ci auguriamo che i "civil servant" sappiano quindi dare risposte ai cittadini e non si rimpallino dall'uno all'altro le accuse di responsabilità.

Ci auguriamo di non dover più riportare tragiche notizie di cronaca dovute a nuovi incidenti, soprattutto sulle solite statali. Ci auguriamo che questi possano essere arginati, con l'adozione di opportune misure di messa in sicurezza, dei loro punti più pericolosi. Non vogliamo più dover ancora annoverare queste fatidiche strade come "fabbricatrici di vedove".

Ci auguriamo che tra le tante maglie dei bilanci, statali, regionali e degli enti locali minori, si riescano a trovare le necessarie risorse per mettere in sicurezza il nostro territorio. Ci auguriamo che vengano avviati cantieri reali - non solo annunciate le opere - e che da questi possa innescarsi un processo virtuoso di crescita economica. 

Ci auguriamo che la giustizia sia veramente tale e che con l'aiuto delle valenti forze dell'ordine riesca ad assicurare alle patrie galere - senza farli uscire anzitempo - chi attenta alla sicurezza e alla tranquillità - fosse anche solo economica - degli altri cittadini. Vorremmo che ladri e truffatori,  ma anche gli evasori, non abbiano più modo di vessare i cittadini, soprattutto i più indifesi come gli anziani.

Ci auguriamo infine, che chi fugge dalla miseria e dagli stenti di una guerra, possa trovare "compassione" in chi - come e prima di loro - ha vissuto sulla propria pelle la tragedia della guerra, della miseria e dell'emigrazione. E questo vale per tutti gli europei e per noi italiani in particolare.

Desideriamo e vogliamo fortemente un paese migliore che ci piacerebbe poter raccontare da questo 2016. 

Confidiamo che il nostro augurio per un futuro migliore coincida con gli stessi desideri di voi tutti. 

Per questo cari amici, il Quaderno vi porge i migliori saluti e l'auspicio di un Felicissimo 2016.



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