Tajani “La manovra è per la crescita, ma stop a tentazioni stataliste”

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Tajani “La manovra è per la crescita, ma stop a tentazioni stataliste”Tajani “La manovra è per la crescita, ma stop a tentazioni stataliste”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ una manovra corretta, equilibrata, che va nella direzione giusta, che per noi è quella fondata su principi di economia sociale di mercato, ma ci sono alcuni aspetti statalisti e dirigisti che sono inaccettabili e rischiano di appannare l’immagine di un provvedimento che è nell’interesse delle imprese e delle famiglie”. Così, in una intervista al Quotidiano Nazionale, il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, in cui chiede correttivi a misure previste dalla legge di Bilancio “che non sono state discusse in Consiglio dei ministri e che sono state inserite improvvidamente da qualche dirigente del Mef”. “E’ una manovra per la crescita. Ma stop a tentazioni stataliste – aggiunge -. Mi riferisco innanzitutto alla decisione di imporre alle imprese che ricevono aiuti e contributi dallo Stato la presenza di revisori dei conti rappresentanti del Mef. Una regola che ricorda i metodi della Stasi della Germania dell’Est. E’ una norma priva di senso. Può solo spaventare gli investitori e creare panico in chi deve intraprendere. Una cosa da Grande Fratello. Ripeto: di questo non si è mai discusso in Consiglio dei ministri e va cancellata. Ho parlato con il ministro Giorgetti: mi ha assicurato che verrà modificata”. “Lo stesso discorso – prosegue – vale per il tetto fissato per gli investimenti per chi riceve contributi pubblici: anche questa norma non sta nè in cielo nè in terra. Va corretta. E va eliminato il blocco del turn over delle forze dell’ordine: la sicurezza è una priorità per questo governo. E se non lo è per qualche funzionario, lo è per il governo che, insieme con il Parlamento, decide la politica economica del Paese. Va rivista anche la web tax a tutela dei piccoli. Siamo favorevoli e sollecitiamo la riapertura dei termini del concordato. E’ una scelta di buon senso, come chiedono i commercialisti che sono stati ingolfati dagli adempimenti e conoscono la realtà delle imprese. Riaprire le scadenze, d’altra parte, significa far entrare più soldi nelle casse dello Stato”. “Poche, ma significative correzioni – puntualizza Tajani -. Perchè la manovra nel suo complesso va bene e si ispira a quella economia sociale di mercato che per noi non è liberismo senza freni, ma punta al giusto equilibrio per far sì che il mercato produca benessere per i cittadini. E, in questo senso, ricordo che sono state accolte le nostre proposte sul rafforzamento del fondo di garanzie per l’acquisto della prima casa per i giovani e l’allargamento degli sgravi per il lavoro anche alle mamme lavoratrici autonome. Occorre che la Bce abbia più coraggio e tagli più rapidamente i tassi: ho trovato nelle parole del governatore Panetta conforto alle cose che diciamo da sempre. Dobbiamo, più in generale, riflettere certamente su una politica industriale, italiana e europea, che ci permetta di favorire la crescita e la competitività affrontando anche i problemi che abbiamo a causa della crisi tedesca e di scelte ideologizzate e dissennate sulla transizione Green volute dalla precedente Commissione”.

– foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).



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