Sweded Film, al Giannone festival cinematografico nel nome di Gondry
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Dalle 13.30 in Aula Magna si sfideranno quattordici cortometraggi. L’iniziativa nell’ambito del percorso Liceo della Comunicazione. L’ingresso alla manifestazione è libero sino ad esaurimento posti.
Creatività, parodia, reinterpretazione, riscrittura del classico, divertimento: sono queste le parole d’ordine che hanno animato i quattordici cortometraggi che dalle 13.30 di giovedì 11 aprile si sfideranno nell’Aula Magna del Liceo Classico “Pietro Giannone” di Benevento per la prima edizione dello Sweded Film School Festival (SFSF).
I film sono stati realizzati dagli allievi delle classi VA, VF e VG, nell’ambito delle attività del Laboratorio di scrittura cinematografica, tenuto, presso il Liceo sannita, dal docente Mario Tirino, assegnista di ricerca e sociologo dei media, per il percorso educativo sperimentale “Liceo della Comunicazione”, allestito dal “Giannone” in partnership con il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università di Salerno.
I cortometraggi sono l’esito del progetto “Sweded Classics”, in cui, nell’arco di 16 ore, gli studenti sono stati coinvolti in una serie di prove pratico-laboratoriali, dalla scrittura del soggetto fino al confezionamento delle sceneggiature complete. Con la guida delle docenti Natalia Cosentini e Paola Bagnoli, successivamente, i filmmaker in erba – divisi in gruppi di 4/5 unità – si sono concentrati su lettura e studio di un mito, un racconto o un episodio storico della cultura classica. Questi materiali della classicità sono stati poi tradotti in una sceneggiatura, concepita e redatta secondo i principi dell’estetica “sweded”.
“Lo sweded film è un ‘genere’ della produzione amatoriale, sviluppatosi in seguito all’uscita del film Be Kind Rewind di Michel Gondry - spiega Tirino, docente responsabile del Laboratorio e direttore dello SFSF - Si tratta di un modo libero e creativo di approcciarsi al cinema, attraverso la rilettura di un modello – che, nel nostro caso, sono stati i miti della cultura latina e greca, con piccole incursioni in Ariosto e Boccaccio – secondo i registri del comico, del grottesco, della parodia, lavorando con materiali poveri, come carta, parrucche, costumi fai-da-te, musica fischiettata e così via”.
La palma del miglior cortometraggio sarà assegnata da una giuria popolare, composta dagli allievi della classe IVA, e da una giuria di esperti, di cui faranno parte, oltre che lo stesso Tirino, il videomaker Alessio Avino (Kino Napoli), il blogger Leonardo Cantone (collaboratore della rivista Comicus), il critico cinematografico e docente Michele Moccia (Filmcritica) e l’operatrice culturale Chiara Rigione (Kinetta Labus). La giuria tecnica assegnerà anche un premio della critica e un premio per il miglior interprete.
“Questa manifestazione è l’esempio di come la cultura classica possa dialogare proficuamente con il cinema e gli altri media, permettendo ai ragazzi di apprezzarne la forza simbolica senza tempo. Crediamo sia particolarmente apprezzabile l’idea di consentire agli studenti di cimentarsi direttamente nella realizzazione di un cortometraggio, guidati in un percorso articolato e didatticamente valido da docenti specializzati - dichiara il dirigente scolastico del “Giannone”, Luigi Mottola - Queste attività, oltre all’acquisizione di conoscenze e competenze nell’ambito del linguaggio cinematografico, hanno una ricaduta positiva sulla socializzazione tra gli allievi, nonché sull’emersione di talenti nella creazione artistica altrimenti difficilmente individuabili”.
A contendersi i tre riconoscimenti saranno i film Admeto, Alcesti e... Eracle di Sweded Group (Cosimo Di Gioia, Simone Ievolella, Laura Mercurio, Matilde Nardone), Astolfo sulla Luna di I fantastici 4 (Gianmarco della Peruta, Claudia Giardiello, Federica Parente, Emanuele Varricchio), Bazinga di I samurai dello sweded (Marianna Maietta, Miriam Marinelli, Vittorio Porfido, Gaya Possumato, Vincenzo Sessa), dedicato all’amore tra Enea e Didone, Il canto della gru di I bastardi senza gloria (Andrea Albanese, Elio Iadarola, Rosalba Mottola, Annamaria Varricchio), ispirato alla novella boccaccesca Chichibio, Cornuti e mazziati di I piccoli Cori (Letizia Coretti, Francesco De Maio, Noè Fabozzi, Mariarosaria Mazzarelli), sul mito di Medea e Giasone, Demetra e Persefone di Le 4 stagioni (Federica Carapella, Andrea Fallarino, Francesca Spada, Martina Tretola), Feminae vincunt omnia di 4+1 (Gianmarco Bove, Chiara Cagnale, Raffaella Della Pietra, Marika Mirra, Chiara Tartaglia Polcini), riscrittura al femminile della battaglia fratricida tra Orazi e Curiazi, Lucrezia violata di Sessi invertiti (Rebecca Biondi, Sabrina Maioli, Gaya Miele, Giulia Pironti), Pandora di I Pandori (Francesca Corona, Elisa De Luca, Valentina Mauro, Stefano Ragonese), Pokerface di Olympus Production (Gaia Marcarelli, Melissa Mazza, Stefano Mazzone, Francesca Sannino), modernizzazione del racconto di Paride ed Elena di Troia, Il r(isc)atto delle Sabine di Rolls Royce (Alessandro Barricelli, Matteo Carbone, Maria Fatima Ciotola, Elvira Pepiciello, Alberta Truppi), Tarpea di Dal Fortore con furore (Ornella Gianquitto, Alessia Maddalena, Diego Maddalena, Giulia Pietrantuono, Ludovica Viola), Tutt Fox Nder Scheria di Giadalinannagiù (Giorgia Anfora, Alina Caruso, Giovanna Grasso, Ada Inglese, Giuseppe Mignano), sul mito di Ulisse e Nausicaa, La vendetta di Romolo e Remo di I preti pii (Francesco Carapella, Francesca Cavuoto, Jacopo Izzo, Emiliano Russo).
Lo SFSF è organizzato grazie al coordinamento della professoressa Anna Aversano, referente interno per il percorso “Liceo della Comunicazione”, all’ufficio stampa del professor Nicola Sguera, referente scolastico per la comunicazione esterna, e alla progettazione grafica di Lorenzo Di Paola, illustratore e studioso del fumetto.