Sassinoro. New Vision: "Falsa propaganda, l'impianto non altera il ciclo delle acque"

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Tammaro: stop impianto di compostaggioTammaro: stop impianto di compostaggio

"Nonostante la piena disponibilità a un confronto serio e chiaro con atti e documentazioni alla mano sul progetto in fase di realizzazione a Sassinoro, nessuno ha ritenuto di dover bussare alla porta della New Vision", è quanto lamenta la società che sta costruendo l'impianto di compostaggio nel comune sannita.

New Vision asserisce che tale fatto dimostri "che in realtà quelli che si ergono a paladini del territorio e dei cittadini hanno solo voglia di continuare a strumentalizzare la vicenda per scopi propagandistici e personalistici. E che per incompetenza o malafede continuano ad “inquinare” un dibattito serio e sereno su un investimento che avrà solo ricadute positive sul territorio. E in termini ambientali. E in termini economici. E in termini occupazionali.
Nel confermare la nostra totale disponibilità, finora non raccolta da alcuno, a discuterne, ci tocca continuare a rispondere ad attacchi e alla diffusione di informazioni fuorvianti".

"Il nostro impianto - continua ancora la New Vision - "così come sostiene qualcuno che continua a non voler leggere i documenti pur di non essere smentito, non va ad alterare il ciclo delle acque in quanto l’attività dell’impianto viene svolta in un capannone dotato di pavimentazione industriale impermeabilizzata tale da isolare completamente, così come vuole la normativa, il sottosuolo, preservandolo da eventuali reflui provenienti dalla trasformazione dei rifiuti organici in compost. Inoltre l’impianto in costruzione è dotato di un sistema di riciclo delle acque provenienti dal ciclo produttivo che ne prevede la raccolta tramite un sistema di griglie che le veicola attraverso tubazioni in una vasca di raccolta per poi essere riutilizzate mediante una pompa di rilancio per riumidificare i cumuli di materiale in maturazione. Gli unici scarichi prodotti dalla lavorazione sono quelli provenienti dalle acque meteoriche che colpiscono le superfici esterne utilizzate esclusivamente per il transito dei veicoli. Liquidi che prima dello scarico in fogna verranno trattati mediante un impianto di depurazione. Si tratta di precisazioni tecniche quasi ovvie, considerato la natura ad alta tecnologia dell’impatto, e sarebbero state superflue se solo chi le rende necessarie inizierebbe a chiederci documentazioni utili a fornire informazioni corrette ai cittadini".

La New Vision ribadisce di essere in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie, che ovviamente non sarebbero rilasciate dagli enti preposti se solo ci fosse stato il minimo dubbio sul trattamento del ciclo delle acque. "Nonostante questo - conclude la società - si continuano ad alimentare polemiche arrivando persino ad organizzare una marcia in difesa dell’ambiente sul tema dell’inquinamento delle falde acquiferea".

Sabato 13 ottobre il Comitato Civico "Rispetto e Tutela del Territorio" aveva indetto una manifestazione di protesta da Sepino fino al presidio permanente di contrada Pianella dove dovrebbe sorgere l'impianto. Protesta rimandata dopo il tragico incidente che domenica sera ha scosso la Statale 87 Sannitica. Una protesta lanciata dopo le risposte "mancate" da parte della Regione Campania e per chiedere a Palazzo Santa Lucia il ritiro del decreto per le nuove valutazioni.



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