Napoli. Operazione anti-camorra "Cartagena": 126 arresti nell'Alleanza di Secondigliano

126 arresti, all'alba di questo mercoledi, in un maxi blitz condotto dai Carabinieri del ROS e del Comando provinciale di Napoli.

Nel mirino dell'Operazione "Cartagena " sono finiti gli esponenti dell' Alleanza di Secondigliano, appartenenti a tre importanti clan della camorra: Contini, Mallardo e Licciardi. A coordinare le indagini è stata la Direzione Distrettuale Antimafia, presso la Procura della Repubblica guidata da Giovanni Melillo. 

Oltre agli arresti per reati che vanno a vario titolo dall'associazione di tipo mafioso al traffico di droga, passando per estorsione e usura, la Guardia diFfinanza si è occupata dei beni riconducibili alle persone arrestate: è stato sequestrato un ingente patrimonio accumulato in modo illecito dai clan e quantificato in circa 130 milioni di euro.

L'operazione è partita da Napoli, ma si è estesa su tutto il territorio nazionale e anche all'estero. Cos'è l'Alleanza di Secondigliano? L'Alleanza di Secondigliano è una sorta di "cartello malavitoso" tra più clan, attivo nella zona nord di Napoli: dal quartiere di Secondigliano, da cui prende il nome, ai quartieri di Scampia, Piscinola, Miano e Chiaiano.

Venne fondata alla fine degli anni Ottanta dai boss di tre famiglie malavitose: Edoardo Contini, Francesco Mallardo e Gennaro Licciardi. Le indagini della DDA hanno consentito di ricostruire l'attuale assetto gerarchico dell'alleanza e i numerosi reati commessi dai suoi membri, documentando in alcuni casi anche l'ingerenza della malavita all'interno di strutture pubbliche.


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