Mafia, a Roma in migliaia contro la criminalità organizzata

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Roma - Manifestazione di Libera contro le mafieRoma - Manifestazione di Libera contro le mafie

Mattarella: "Liberare le popolazioni e i territori oppressi dalle mafie".

Roma - In migliaia hanno sfilato a Roma per la manifestazione "Libera contro le mafie", organizzata in memoria delle vittime innocenti della criminalità organizzata. La marcia, giunta alla sua trentunesima edizione, ha visto la partecipazione di cittadini, associazioni, scuole e istituzioni da tutta Italia.

Il corteo, partito da Piazza della Rotonda, ha attraversato le vie del centro storico della capitale fino a raggiungere Piazza San Giovanni in Laterano, dove si è tenuto il comizio conclusivo. Tra gli striscioni e le bandiere, si leggevano slogan come "No alla mafia", "Non ci arrendete mai" e "Per un futuro libero dalle mafie".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, ha sottolineato l'importanza di mantenere alta la guardia contro le mafie: "Liberare le popolazioni e i territori oppressi dalle mafie è un impegno che richiede il concorso di tutti: cittadini, istituzioni, forze dell'ordine e magistratura". Mattarella ha poi ricordato le tante vittime innocenti della mafia, "a cui va il nostro pensiero commosso e la nostra riconoscenza", e ha ribadito la necessità di "un impegno comune per contrastare la cultura della illegalità e dell'omertà".

"Le mafie sono un sistema criminale che non solo danneggia l'economia e la società, ma mina le fondamenta stesse della democrazia", ha affermato il Presidente. "Per questo è necessario un impegno costante e quotidiano per sconfiggerle". 

Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha rimarcato che "La mafia non è un problema del Sud, ma di tutta l'Italia. Dobbiamo essere uniti per sconfiggerla".

A proposito del ricordare, don Ciotti ha dichiarato che "Fare memoria vuol dire impegnarsi non una giornata, ma ricordare i nomi di tutti quanti, con la stessa dignità e con la stessa forza. Dobbiamo raccogliere e custodire le memorie di questi nomi, di questi volti e sentirli qui dentro, sentire rinascere quelle memorie finite nell'oblio e trasformarle in pungolo, responsabilità. E' importante impegnarsi tutti i giorni. Bisogna fare un lavoro nelle scuole, nelle università e nei territori. Non dobbiamo dimenticarci che le mafie sono forti, anche più di prima. Sparano di meno ma ci sono. E lanciano un messaggio alla politica. Alcuni provvedimenti- conclude Ciotti- ci pongono domande, interrogativi. Bisogna evitare di demolire dei pilastri, dei meccanismi che in questi anni hanno dimostrato di essere efficaci nel contrasto alla criminalità, alla corruzione, all'illegalità. Vedo che alcuni provvedimenti viaggiano un pochettino nella direzione opposta”.



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