Lo studioso Antonio Vincenzo Nazzaro cittadino onorario di Calvi

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Antonio Vincenzo Nazzaro  foto: Ateneo NapoliAntonio Vincenzo Nazzaro foto: Ateneo Napoli

Sarà conferita domani la cittadinanza onoraria ad Antonio Vincenzo Nazzaro preside emerito della Facoltà di Lettere della «Federico II». 


Sabato 17 dicembre, alle ore 12.30, si riunirà il Consiglio comunale di Calvi, presieduto da Vincenzo Carpentiero, per il conferimento della Cittadinanza Onoraria ad Antonio Vincenzo Nazzaro, preside emerito della Facoltà di Lettere dell’Università degli studi “Federico II” di Napoli.

Sarà il sindaco Armando Rocco a consegnare, a chiusura della seduta del civico consesso, le chiavi della città all’illustre intellettuale di origini sannite.

Antonio Vincenzo Nazzaro, nato a San Giorgio del Sannio, il 28 aprile 1939, ha avuto una brillante e prestigiosa carriera universitaria: prima studente, poi ordinario di cattedra presso lo storico ateneo napoletano e quindi preside della Facoltà di Lettere, ha un forte legame con Calvi, ove il venerdì successivo alla sua nascita la mamma Filomena, impossibilitata ad allattarlo per mancanza di latte, lo portava da Giovannina Molinaro, che proprio in quei giorni aveva perso un figlio. Una storia dal sapore antico che segna nel ricordo dell’uomo, dello studioso e del cattedratico un legame indissolubile con l’intera comunità.

«La progressione nella carriera accademica del prof. Nazzaro – ha detto il sindaco Armando Rocco - dalla Presidenza della Facoltà di Lettere di Napoli fino alla cooptazione come corrispondente nell’Accademia dei Lincei, è il frutto di una lunga vita di sacrifici e, soprattutto, dell’attaccamento tenace mai venuto meno ai valori civili e umani della nostra gente e della nostra comunità, dove ha trascorso con la sua nutrice, mamma di latte, i primi e fondamentali sei anni della sua vita. Per questi motivi, l’Amministrazione comunale di Calvi ha deliberato di gratificare con la cittadinanza onoraria un uomo che ha sempre dimostrato un grande amore per Calvi e i calvesi».



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