Il Museo Arcos inaugura la mostra "Rosaria Matarese"

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Rosaria MatareseRosaria Matarese

La programmazione artistica del Museo Arcos negli ultimi anni è stata caratterizzata da una serie di mostre e di eventi rivolte a riaccendere il dibattito sui movimenti e le personalità che hanno animato il dibattito delle arti a Napoli e in Campania, nei decenni del secondo dopoguerra.

La proposta espositiva del Museo Arcos si è quindi caratterizzata come un approfondimento e una riflessione sulla identità culturale del territorio, prima con la mostra dedicata ad Armando De Stefano, quindi con quella di Tonino Lombardi (presente a Napoli sul finire degli anni Cinquanta) e a seguire l’importante mostra su Mario Persico, con una selezionata scelta di opere che l’artista ha realizzato nei primi anni del Duemila, unitamente ai sorprendenti impaginati del “Patapart”, la rivista dell’Istituto patafisico partenopeo di cui Persico, dal 2001, è Rettore Magnifico, non ultimo l’omaggio a Massimo Rao, straordinario artista sannita, morto una ventina d’anni fa. 

La mostra di Matarese che il museo ARCOS propone oggi, sposta l’attenzione sull’attualità, riprendendo quel filo narrativo operato, nel corso di questi primi anni del Duemila. Le opere esposte a Benevento sintetizzano la traccia che sostiene da decenni l’intera poetica di Rosaria Matarese, contenitori di se stesse, tabernacoli del pensiero, che obbligano a una fruizione-devozione privata, riportando alla mente le pale richiudibili di tradizione fiamminga. Una produzione che ragiona per contrasti, vuoto e pieno, aperto e chiuso, spirituale e materiale che si incontrano nella sintesi di pittura e scultura con materiale di riutilizzo, nel rapporto tra il contenitore decorato e il suo interno dipinto. In mostra oltre trenta opere, fra dipinti e istallazioni in cui spesso materiali di recupero trovano una nuova vita unendosi a impasti di colore, ritagli di giornale, fotografie, poster pubblicitari, raccontano al tempo stesso il percorso dell'artista, fra i principali esponenti italiani della corrente artistica della Patafisica, e uno spaccato importante della storia dell'arte napoletana.

“Rosaria Matarese, agisce in piena sintonia con il gruppo di Linea Sud costruendo “opere aperte” (o “praticabili” secondo la definizione di Mario Persico) che sottolineano l'indeterminazione tra creazione artistica, intervento del fruitore e rifiuto del quadro come campo iconico chiuso. Come scrive Mario Franco “L'arte di Rosaria Matarese attraverso l'ironia del suo sberleffo - mentre uno specchio rotto riflette la lunga lingua dei suoi dipinti - spazia nella messa in scena teatrale delle sue scatole a più superfici, nelle ante-sipario che si aprono e si chiudono come un libro che racconta la coubertiana origine del mondo.

Rosaria Matarese nasce a Napoli il 26 febbraio 1941. Volontariamente e con entusiasmo, sceglie di frequentare il liceo artistico: conseguentemente e con lo stesso entusiasmo, decide di frequentare il corso di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli, docente, il maestro Giovanni Brancaccio, amato, seguito e… rifiutato, ribaltato e revisionato, giustamente, appena uscita dall’Accademia, per iniziare grazie comunque agli insegnamenti ricevuti, un personale e necessario percorso di crescita.

“Rosaria Matarese è napoletana e quindi abbastanza caricata di quella filosofia di vita che ha sempre ridotto la realtà a realtà inscenata” da quando, negli anni ’60 fece parte, giovanissima, del gruppo Linea Sud (rivista di retta da Luca – Luigi Castellano e redatta da Stelio Maria Martini, Mario Persico, Enrico Bugli e poi Luciano Caruso), la ricerca di Rosaria Matarese si è sviluppata su un arco di grande ampiezza linguistica, in cui futurismo e dadaismo hanno un rilievo centrale. Ha insegnato da sempre negli Istituti d’Arte (Avellino, Torre del Greco e Napoli) e tutt’ora insegna nel liceo artistico Suor Orsola Benincasa come docente di Tecniche Artistiche, discipline plastiche e pittoriche, e segue piccoli gruppi di allievi nel suo studio. E’ ormai evidente che l’entusiasmo, la volontà e la consapevolezza delle scelte “adolescenti” per le cose dell’arte, l’accompagna ancora. 

Fa parte dal 2005 del Collegio Patafisico Partenopeo retto da Mario Persico. Le sue opere sono in molte collezioni private e pubbliche tra cui: MAGI Museo del ‘900 a Pieve di Cento (Bologna). CAM Museo d’Arte Contemporanea di Casoria (Napoli). ARCA Museo di Arte Religiosa Contemporanea Oltre il Chiostro S.M. La Nova – Napoli Museo del ‘900 Castel Sant’Elmo Napoli Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano.

La mostra è stata realizzata con il supporto della responsabile rete museale della Provincia di Benevento, di Sannio Europa, di Liverini, F.lli Battaglino snc,, Umberto Rossi allestimenti, Antica Masseria Venditti. All’inaugurazione di sabato 8 aprile 2017 alle ore 11,00 saranno presenti i curatori, l’artista e le istituzioni provinciali.

La Mostra “ROSARIA MATARESE” a cura di Ferdinando Creta con Francesco Creta, al Museo ARCOS di Benevento dall'8 aprile al 28 maggio 2017, sarà inaugurata sabato 8aprile alle ore 11,00

  • Orari : martedì / venerdì dalle ore 9,00 alle 18,00
  • Sabato e domenica dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 15,00 alle 18,00
  • Lunedì chiuso 
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  • Museo Arcos
    Corso Garibaldi, 1 - Benevento
    Tel. 0824 312465



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