Guardia Sanframondi: alla Domus Mata la retrospettiva dedicata a Mancini

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L’inaugurazione di “Una vita per l’arte –Giovanni Mancini” è prevista per domenica 20 agosto alle ore 19.00.

E’ tutto pronto per l’inaugurazione di “Una vita per l’arte”, la retrospettiva dedicata a Giovanni Mancini. L’appuntamento è per le ore 19.00 del 20 agosto alla Galleria Domus Mata (Museo delle Arti e delle Tradizioni Attive) di Guardia Sanframondi, uno degli angoli più affascinanti di quest’antico borgo di origine medievale.

Giovanni Mancini è stato essenzialmente uno scultore, che ha operato con coerenza nel panorama sempre più vario e articolato della scultura contemporanea negli ultimi decenni del secolo e i primi del nuovo, ma anche un esperto restauratore, un grafico, un pittore, e non ha disdegnato certo la fotografia professionale. Soprattutto fu un Maestro per la grande fiducia che ripose nell'insegnabilità dell'arte e per la sua visione di una cultura e una tradizione “attive” nel senso di dinamiche e necessarie alla formazione delle generazioni future.

“Nella mostra un’ampia selezione di lavori – spiega il direttore dell’Accademia di Belle Arti, Luigi Fiorletta, allestitore della mostra – che ricostruisce con puntualità un percorso di ricerca sviluppato con coerenza dalla seconda metà degli anni ’70 al primo decennio del nuovo millennio e incentrato nell’indagine delle possibilità espressive della scultura. Su di essa l’artista ha investito tutta la propria energia creativa nell’intento di costruire un rapporto dialogico tra la forma e lo spazio, attraverso un’azione strutturante sempre attenta agli esiti della contemporaneità eppure attenta alle istanze della tradizione”.

“La scultura, infatti – aggiunge Fiorletta – ha rappresentato il linguaggio privilegiato, con cui esplorare la realtà e raccontare la propria esperienza del mondo. Non a caso Giovanni Mancini ha mantenuto sempre chiaro l’obiettivo di una sperimentazione che non poteva prescindere da un’azione formativa e strutturante, capace di caratterizzare ogni intervento scultoreo in maniera peculiare nel campo della ricerca plastica”.

La mostra e il catalogo, Edizioni Gangemi, che lo accompagnano, progettati e curati da un team di studiosi – Giovanna Cassese, Luigi Fiorletta, Loredana Rea, Gabriella Spizzuoco, Donato Marrocco, Gianluca Mancini e Caterina Tarantino – restituiscono alla sua ricerca artistica l’interezza e la complessità, seguendo i tempi e i modi di un racconto fatto di segni che prendono corpo nello spazio.

Un racconto che ha unito lo svolgersi dell’intera esistenza del compianto artista guardiese, divisa tra l’impegno verso l’arte e la necessità di trasmettere ai più giovani la passione per la scultura, disciplina di vita prima che esigenza espressiva.Sempre per domenica 20 agosto, da parte delle Poste Italiane, sarà eseguito un annullo filatelico con l’immagine della “scheggia di luna” realizzata da Giovanni Mancini nel 1998.



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