Confindustria Benevento aderisce alla rete di “Confindustria per la Montagna”

18:6:4 4182 stampa questo articolo
Filippo Liverini, presidente di Confindustria BeneventoFilippo Liverini, presidente di Confindustria Benevento

Consegnato al ministro Erica Stefani il dossier per sostenere il sistema delle imprese.

Confindustria Benevento ha aderito alla rete Confindustria per la Montagna, un network di associazioni interne al sistema Confindustria, nato da una intuizione e da una esigenza: quella di valorizzare le imprese operanti nelle terre alte, in armonia con il contesto naturalistico e paesaggistico in cui vivono e lavorano.

“Siamo tra le prime associazioni del Sud - spiega Filippo Liverini, numero uno di Confindustria Benevento - ad aver colto questa opportunità, consapevoli che la nostra provincia ha una connotazione geografica caratterizzata dalla montagna. Basti pensare che dei 78 comuni, ben 27 sono totalmente montani, 14 parzialmente montani e 37 non montani. Riteniamo che questa iniziativa si inserisca sulla scia delle best practices già sperimentate da questo territorio. Le esperienze delle Comunità Montane, dei GAL e da ultimo il grande lavoro che si sta portando avanti sul progetto Aree Interne che coinvolge ben 24 comuni dell’area Tammaro-Titerno, ci danno il senso della capacità, a volte non adeguatamente valorizzata, delle istituzioni locali, di fare sistema attivando sinergie in grado di ottenere importanti riconoscimenti, non da ultimo quello di Sannio Falanghina Città del Vino 2019. Confindustria intende fare la sua parte, per essere sempre più al fianco delle imprese operanti in zone che, se per alcuni versi sono disagiate (basti pensare alla mobilità, alle infrastrutture e ai servizi), per altri sono ricche di elementi naturali che hanno un indubbio vantaggio sulla qualità dei prodotti soprattutto agroalimentari.  Promuovere il mantenimento ed il potenziamento del sistema di imprese, in maniera programmata e coerente con l’ambiente circostante, significa valorizzare anche i territori portando lavoro e sviluppo. Occorre uno sforzo nell’immaginario collettivo di una nuova visione della montagna, non più come terra selvaggia e abbandonata a una natura incontaminata, bensì come area dove l’innovazione tecnologica e sociale, la qualità del capitale umano e le sfide ambientali rappresentano leve strategiche per cogliere nuove opportunità.”

Confindustria per la montagna ha consegnato oggi pomeriggio al Ministro delle Autonomie e degli Affari Regionali Erika Stefani il dossier con le proposte formulate dal Tavolo “Innovazione Sostenibile e Imprese in Montagna”, istituito nell’ambito degli Stati Generali della Montagna e coordinato da Confindustria, attraverso la sua rete per le Terre Alte.

Diversi e articolati i punti contenuti nel documento: dagli investimenti nella ricerca e nei ricercatori industriali allo sviluppo del lavoro agile come modalità di lavoro per ridurre le distanze fisiche proprie dei territori di montagna, dall’introduzione di un “credito di imposta” utilizzabile dai beneficiari in compensazione con i propri debiti erariali e contributivi per investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione all’attivazione di bandi interprovinciali e interregionali per permettere la collaborazione tra imprese, centri di ricerca, università, start up che superino i confini amministrativi. Innovazione e sostenibilità rappresentano due fattori chiave per favorire il sistema di imprese, soprattutto manifatturiere, che costituiscono la leva più importante per garantire occupazione e quindi sviluppo alle aree montane. 



Articolo di Industria / Commenti