Sviluppo aree interne, Di Maria incontra Caldoro
14:29:40 6978
Lo scorso venerdi 17 aprile 2015, su richiesta dell’Associazione Sannio Smart Land, presieduta da Antonio Di Maria, il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro ha ricevuto la delegazione dei Sindaci del Sannio.
L’incontro ha sancito l’avvio per il progetto della "Strategia Nazionale Per le Aree Interne". Questa, per il Sannio, sarà articolata in:
- STS B3 Pago Veiano - Pesco Sannita – Pietrelcina
- STS B6 Amorosi – Castelvenere - Cerreto Sannita - Cusano Mutri - Faicchio - Guardia Sanframondi Pietraroja - Ponte Pontelandolfo – Puglianello - San Lorenzello - San Lorenzo Maggiore - San Lupo - San Salvatore Telesino - Telese Terme.
- STS B5 Campolattaro - Casalduni – Castelpagano - Circello - Colle Sannita - Fragneto l'Abate - Fragneto Monforte Morcone – Reino - Santa Croce del Sannio – Sassinoro)
"Ritengo - dice Di Maria - che questo sia uno strumento di sviluppo davvero innovativo, è stato avviato già con il ministro Barca,ed ora vede finalmente la sua realizzazione, mediante un percorso fatto ad hoc per i comuni più svantaggiati dal punto di vista dello sviluppo infrastrutturale ed economico.- culturale".
Il Titerno-Tammaro è l’unica area della provincia di Benevento ad essere stata selezionata, e che quindi beneficerà degli interventi messi a punto dal piano strategico Aree Interne. L’associazione Sannio Smart Land, è composta da 24 comuni: Campolattaro, Castelpagano, Cerreto Sannita, Colle Sannita, Fragneto L’abate, Fragneto Monforte, Morcone, Pietraroja, Pontelandolfo, Reino, San Lupo, San Lorenzo Maggiore, S.Croce del Sannio (comune capofila) Sassinoro, S.Salvatore Telesino, Guardia Sanframonti, Pietrelcina, Castelvetere, Pesco Sannita, Pagoveiano, Faicchio, Cusano Mutri, e Puglianello.
L'aggregazione si candida a predisporre una proposta programmatica di interventi, per lo sviluppo dei tre STS (Titerno-Tammaro- Pietrelcina). L’associazione è senza dubbio un punto di forza, è la voce rappresentativa delle aree interne della provincia, e mira a favorire lo sviluppo integrato del territorio.
"Il progetto" - continua Di Maria - "non mira ad essere semplicemente un fardello di fascicoli come inno alla burocrazia, questa volta le carte ed i protocolli lasciano spazio alla concretezza e alla realizzazione delle opere e degli interventi. La parola chiave è Concretezza, ed è la prima volta che si parla di strategia di sviluppo, in modo fattivo, adesso sarà mia cura e di tutti i Sindaci dell’Associazione , coinvolgere il mondo delle associazioni ed enti, per rendere raggiungibili e reali i progetti, attraverso un meccanismo di collaborazione e di idee ,che siano davvero utili al territorio. A breve realizzeremo un sito web, dove poter raccogliere tutte le voci e le possibili attività da realizzare e contestualmente partiremo con la divulgazione sul territorio,mediante incontri incentrati alla costruzione di un modello Sannio innovativo, che sappia dare risposte e certezze al mondo dei giovani, al lavoro,e allo sviluppo totale. La Sannio Smart Land, ha focalizzato l’attenzione sul territorio target, individuando le criticità su cui agire: Debolezza dei collegamenti stradali a scorrimento veloce nella fascia collinare; Decremento servizi ferroviari; Assenza di servizi ospedalieri con punti DEA; Debolezza reti connettività; Debolezza nelle politiche infrastrutturali strategiche; Debolezza della politica per l’energie; Debolezza della politica per la risorsa idrica; Insufficiente qualità e frammentazione dei servizi di istruzione e formativi. L’obiettivo sarà quello di conferire al territorio e ai suoi abitanti, una vivibilità migliore, perseguendo il concetto di qualità in ogni ambito. Qualità della progettualità, qualità dell'offerta, qualità dei servizi, qualità territoriale e paesaggistica. Il Sannio merita una svolta, e credo che per cominciare bisogna prendere coscienza di una cosa, bisogna dare valore a quello che si ha già.
E’ impensabile che questo territorio trovi sviluppo mediante le industrie, bisogna essere realistici. Molto spesso guardiamo oltre i nostri confini e ipotizziamo modelli di sviluppo che non ci appartengono e che per questo risultano fallimentari. Spesso volgiamo lo sguardo verso cose lontane e irraggiungibili, mentre il vero tesoro è paradossalmente proprio sotto i nostri piedi, è il nostro territorio, è da qui che dobbiamo ripartire sfruttando le potenzialità che esse stesso ci riserva. Noi vogliamo valorizzare le risorse, metterle a sistema e questo si può fare solo in maniera condivisa".
"Bisogna costruire per ambiti territoriali omogenei ed efficienti" - conclude - "modelli di sperimentazione ed implementazione di gestione associata di servizi e funzioni, coerenti con i prerequisiti e le condizioni richieste per la sperimentazione Aree Interne. E’ necessario accompagnare tutto il processo con una adeguata azione di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità locali, attuando un coerente Piano di Comunicazione, che supporti adeguatamente tutta l’attività posta in essere, garantendo la massima partecipazione del partenariato economico-sociale. In questo modo sarà possibile conseguire la giusta modalità di concertazione territoriale, mediante la condivisione e partecipazione degli attori locali pubblici e privati, coerentemente con le norme comunitarie, nazionali e regionali di riferimento. Bisogna congegnare modelli di strutturazione e fornitura dei servizi pubblici erogati dai Comuni ,con particolare riguardo ai servizi sanitari e sociali, di mobilità fisica e dell’informazione, istruzione e formazione, ambientali (idrici, rifiuti, monitoraggio, sicurezza).
Questa strategia al di la dei fondi messi a disposizione dalla Regione e dal Ministero, ci consente di attingere a fondi comunitari utili per la realizzazione di molte opere,senza sprechi di denaro per architetture inutili, dando una ricaduta occupazionale e di sviluppo intelligente, nell’ottica della Smart Land. Parlarci addosso non serve, serve agire e individuare il vero punto di rilancio che è rappresentato dalla bellezza e dalle numerose potenzialità di tutti i comuni messi insieme.
Ringrazio per questa grande opportunità il Presidente Caldoro, per l'attenzione che ha riservato al Titerno Tammaro, la struttura dell'assessorato al federalismo ed enti pubblici, L’on Pasquale Sommese il Formez e la struttura tecnica Aree Interne della Regione Campania che ha seguito e segue il progetto con grande disponibilità e competenza. Tengo a sottolineare che è stato possibile raggiungere questo risultato grazie alla sinergia che si è creata tra le amministrazioni comunali che hanno aderito all'associazione Sannio Smart Land, mettendo al centro della discussione una proposta progettuale concreta di sviluppo, anteponendo la crescita del territorio agli interessi individuali. Ora non resta che agire, nell’interesse di un Sannio 2.0, partendo dalla salvaguardia dell’ambiente, della sanità, dell’istruzione, dell’occupazione, in una nuova ottica come concepita dalla Smarta Land".