Il Premio Strega si apre alla citta', l'Arco fa da scenario e la pioggia non lo ferma - FOTO
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All'Arco di Traiano, per la prima volta all'aperto, la presentazione della "dozzina" del LXXI Premio Strega.
Scenario da favola per la presentazione della dozzina della LXXI edizione del Premio Strega. Scenario capace di sintetizzare in maniera perfetta quel matrimonio inscindibile tra cultura e arte. Infatti, fare da corollario al premio letterario più importante d’Italia è stato l’Arco di Traiano che quest’anno festeggia i suoi 1900 anni di età. Arco simbolo, così come lo Strega, di un popolo e di una città. Alla fine a spuntarla, per la prima volta la semifinale si svolge all’aperto, anche sul maltempo, è proprio lui che: fermo, immobile, maestoso ha protetto versi e suscitato emozioni.
Matrimonio dicevamo, non solo tra cultura e arte ma anche tra cultura e politica, tra imprenditoria e cultura. Lo Strega, è anche questo. A fare gli onori di casa la giornalista Daniela Vergara che non si è lasciata intimidire dalla pioggia e sul palco ha accolto, in ordine alfabetico, i dodici autori finalisti. A selezionarli il Comitato direttivo del Premio, presieduto da Melania G. Mazzucco e composto da Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine.
I 12 titoli semifinalisti
Teresa Ciabatti, La più amata (Mondadori); Paolo Cognetti, Le otto montagne (Einaudi); Marco Ferrante, Gin tonic a occhi chiusi (Giunti); Wanda Marasco, La compagnia delle anime finte (Neri Pozza); Chiara Marchelli, Le notti blu (Perrone); Monaldi&Sorti, Malaparte. Morte come me (Baldini&Castoldi); Matteo Nucci, È giusto obbedire alla notte (Ponte alle Grazie); Ferruccio Parazzoli, Amici per paura (SEM); Nicola Ravera Rafele, Il senso della lotta (Fandango Libri); Alberto Rollo, Un’educazione milanese (Manni); Marco Rossari, Le cento vite di Nemesio (e/o); Vanni Santoni, La stanza profonda (Laterza).
“The show must go on”
A far capolino e a rischiarare il cielo ci hanno poi pensato le note dell’ensemble “Nicola Sala Jazz Combo” del Conservatorio Nicola Sala di Benevento mentre le letture di alcuni brani, tratti dai in gara, sono state affidate agli allievi della Good Academy. Per primo a salire sul palco è stato invece il sindaco Clemente Mastella. “Questa sera siamo esteti di una splendida realtà monumentale – ha ricordato il primo cittadino di Benevento – e vorrei che qui ci fosse la finale del Premio Strega e non la semifinale”. Concetto espresso anche dall’assessore alla Cultura del capoluogo sannita Oberdan Picucci. “Abbiamo voluto puntare su un aspetto diverso – ha dichiarato Picucci – anche per propagandare uno dei monumenti simbolo della città ma la volontà era anche quella di aprire il Premio alla gente e l’intenzione è anche di aprirlo sempre di più. Benevento ha le potenzialità per giocare in finale e cercheremo di valorizzare sempre più il patrimonio artistico. Questa serata – ha concluso – ha fatto da apripista per gli eventi estivi”.
Sul palco anche il presidente della Fondazione Bellonci, Giovanni Solimine ed il ricordo commosso del compianto Tullio De Mauro presidente dal novembre 2007 al gennaio 2017. Spazio anche per Stefano Petrocchi direttore della Fondazione Bellonci che ha ricordato le novità in giuria e sulla location che ospiterà la finale, Giuseppe Ilario direttore dell’Istituto di Alta Formazione Musicale e Giuseppe D’Avino amministratore delegato di Strega Alberti che ha sottolineato il la collaborazione tra l’azienda e la Fondazione Bellonci abbia “tanta carne sul fuoco anche per il futuro e che il Premio è tutto in divenire anche grazie all’istituzione del Premio Strega Ragazzi e Ragazze, Premio Strega Europeo, Premio Strega Giovani”. A chiudere la serata, il gioco di luci con i riflettori che hanno illuminato l’Arco e reso ancora più magica l’atmosfera.
In platea anche tanti volti noti della politica come Giuseppe De Mita, Mario Pepe, gli esponenti di Confindustria provinciale e regionale, il prefetto Galeone, il questore Bellassai, il comandante dell’Arma Puel e della Guardia di Finanza Migliozzi e le più alte cariche militari e civili.
Le novità del 2017
Come annunciato dal direttore Petrocchi a partire da questa edizione, ai tradizionali 400 Amici della Domenica e ai 40 lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti italiane associate all’ALI, si aggiungono 20 voti collettivi espressi da scuole, università e 15 circoli i lettura presso le Biblioteche di Roma, e 200 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero. Il numero dei votanti raggiunge quindi un totale di 660 aventi diritto. Dopo la tappa di Benevento ci sarà la prima votazione per selezionare la cinquina dei finalisti che avrà luogo, come di consueto, in Casa Bellonci, sede della Fondazione, mercoledì 14 giugno. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore si svolgeranno giovedi 6 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma.
Michele Palmieri
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