Estrazioni Petrolifere Irpinia e Sannio, Pedicini (M5S): “Un atto scellerato”

19:1:24 4151 stampa questo articolo
Piernicola Pedicini del Movimento 5 StellePiernicola Pedicini del Movimento 5 Stelle

“Mi rende felice  sapere che tutti i 29 sindaci dei comuni interessati dai progetti si sono detti assolutamente contrari a quest'ennesima aggressione".

“Parlare ancora di trivellazioni petrolifere in un mondo in cui le problematiche ambientali oltre che incalcolabili sono diventate quasi ingestibili è molto più che anacronistico, è un atto irresponsabile”, così Piernicola Pedicini portavoce del Movimento 5 Stelle all'Europarlamento commenta la riapertura del dialogo sulle estrazioni petrolifere in Sannio e Irpinia, contemplate dai progetti Case Capozzi e Pietra Spaccata della società Delta Energy.

“Sembra inutile e pretestuosa l’argomentazione reiterata dalla Delta Energy - che nel 2011 presentò alla Regione Campania le richieste di valutazione di impatto ambientale per i due progetti in questione - secondo cui in questo momento si vuole solo verificare la presenza di idrocarburi e non agire con le trivellazioni. La ricerca di idrocarburi non solo provoca danni irreparabili all’ambiente, ma non produce alcun beneficio per le popolazioni locali”.

A tal proposito aggiunge: “E’ giusto ricordare a tutti ciò che è avvenuto in Basilicata: i tassi di disoccupazione e la qualità delle infrastrutture della Basilicata non sono migliorati con l’aumento della produzione petrolifera, tutt’altro. L’andamento del Pil della Basilicata è crollato tra tra il 2001 e il 2013, mentre è stato positivo tra il 2014 e il 2017 proprio in coincidenza con la diminuzione della produzione di petrolio. Le attività petrolifere non hanno migliorato la vita dei cittadini ma hanno avuto solo l’effetto di incentivare l’emigrazione da una delle regioni più povere di Italia”.

“Mi rende felice - ha concluso - sapere che tutti i 29 sindaci dei comuni interessati dai progetti si sono detti assolutamente contrari a quest'ennesima aggressione a danno delle aree interne campane. E’ il segnale che qualcosa sta cambiando anche nella coscienza collettiva”.



Articolo di Istituzioni / Commenti