Laurea in infermieristica: materie di studio e sbocchi lavorativi

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Nonostante sia passato ormai un po’ di tempo, ricordiamo ancora con piacere e con orgoglio i tanti infermieri che, durante la quarantena, hanno contribuito oltre ogni difficoltà a risollevare il paese dalla pandemia che ha colpito tutti noi.

È stato un momento difficile, superato anche e soprattutto grazie all’opera di professionisti seri e competenti che hanno saputo gestire le situazioni più complicate aggiungendo quel tocco di umanità che da sempre li caratterizza.

Ecco perché, oggi più che mai, il corso di infermieristica è tra i più frequentati e richiesti d’Italia. Rispetto a qualche tempo fa, le competenze degli infermieri e delle infermiere sono cresciute a dismisura, così come gli ambiti di intervento e le responsabilità associate. Da semplice figura di assistenzialismo ai malati e ai medici si è passati a un professionista a tutti gli effetti, con conoscenze anche approfondite in materia di medicina, patologia, ecc., tanto da richiedere, per operare in qualsiasi ambito, un titolo di laurea almeno triennale e l’abilitazione alla professione.

Il corso di laurea in scienze infermieristiche, al quale si aggiunge la laurea magistrale scienze infermieristiche, è volto allo studio di materie quali chimica, biologia, biochimica, fisiologia, anatomia e istologia, e approfondisce le conoscenze nelle materie specifiche per il ruolo, come patologia generale, igiene e statistica medica, management sanitario, infermieristica generale e clinica, infermieristica in area critica, rianimazione e terapia intensiva e molte altre.

Per quanto riguarda il biennio post triennale, invece, è possibile specializzarsi in diversi ambiti approfondendo gli studi in scienze infermieristiche e ostetriche, scienze riabilitative delle professioni sanitarie, scienze delle professioni sanitarie tecniche e scienze delle professioni sanitarie della prevenzione. Tutti ambiti nei quali è prevista, come nella triennale, una forte componente pratica, caratteristica fondamentale di questo tipo di professione.

Quello dell'infermiere è, in Italia come all’estero, un lavoro molto richiesto. Si tratta di una posizione per la quale non c’è mai crisi e, anzi, spesso è proprio nei momenti di crisi che c’è maggiore richiesta. La recente pandemia è l’esempio più calzante. Il laureato in scienze infermieristiche lavora prevalentemente nelle strutture ospedaliere pubbliche, ma può trovare occupazione anche nelle strutture private. Centri di riabilitazione e cliniche private sono collocazioni ideali per il professionista che sceglie di lavorare nel privato. Così come l’assistenza domiciliare per chi sceglie di esercitare la libera professione. Insomma, c’è una grande libertà di scelta.

Tradotto “in soldoni”, gli stipendi degli infermieri vanno dai 24.000€ ai 32.000€ lordi l’anno, con qualche differenza a seconda del livello, del luogo di lavoro e dell’area geografica. Nel nord Italia, ad esempio, lo stipendio oscilla fra i 2.100€ e i 2.800€ al mese, mentre nel sud gli stipendi medi vanno dai 1.600€ ai 1.900€.

C'è poi da dire che, coloro che decideranno di tentare la fortuna all’estero, potranno beneficiare di stipendi nettamente più alti rispetto alla nostra penisola. In Germania, tanto per citare una realtà non troppo lontana, la retribuzione può arrivare ai 41.000€ lordi l’anno, in Belgio a 50.000€ e in Lussemburgo anche a 83.000€ lordi l’anno.

Interessante anche il dato sull’occupazione dei professionisti dell’area sanitaria, che si attesta intorno all’80,6%, ed è ancora più alta la percentuale degli occupati a un anno dal conseguimento della laurea, che arriva all’84,8% del totale. Numeri che si traducono in garanzia di lavoro, scarsa disoccupazione e un investimento sicuro per il proprio futuro lavorativo e professionale.

Ricordiamo, in conclusione, che esistono numerosi corsi di laurea anche online per facilitare il percorso di studi, concentrando le materie anche in un solo anno di corso o permettendo la frequentazione part time per conciliare studio e lavoro. Una bella opportunità per dare una svolta alla propria professione e reinventarsi in un settore che non conosce crisi.



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