Legge Bilancio 2019, Liverini: "Fatta in modo veloce e disordinato. Cuneo fiscale più alto in Europa”

17:32:32 4921 stampa questo articolo

Nell’incontro organizzato da Piccola Industria Confindustria Benevento, si è discusso di una Legge di Bilancio nella quale non mancano aspetti negativi e soprattutto incentivi che non aiutano le imprese

E’ stato fatto troppo poco per le imprese. “La legge di bilancio quest’anno è particolarmente importante perché ricade in un contesto economico che probabilmente non è più favorevole come lo è stato in passato. C’è stato un grosso dibattito a partire dal mese di ottobre. Quella che è la posizione nazionale di Confindustria, ma anche di Confindustria Benevento, è considerata come una sorta di occasione persa, in quanto non è orientata in modo specifico né a ridurre il deficit né a rafforzarne elementi di crescita. Ci sono alcuni elementi recepiti dal governo, e mi riferisco alla proroga degli incentivi 4.0, anche se alcuni di questi sono stati modificati”.

E' quanto sostiene il Presidente di Piccola Industria Pasquale Lampugnale, che poi aggiunge: “ In realtà, la manovra si basa essenzialmente su quegli elementi che abbiamo sentito dai media in questi mesi – ossia - la flat tax e reddito di cittadinanza. Per le imprese crediamo sia stato fatto troppo poco e, probabilmente, per la crescita non basta ciò che è in sede di manovra, anche perché rientriamo in un momento in cui l’economia è stagnante. Tutto questo, chiaramente, riguarda il periodo che stiamo vivendo in Italia, ma non solo. C’è una sorta di debolezza che è legata a tutti i paesi che fanno parte dell’eurozona; così come anche i mercati statunitensi e cinesi”.

“ Il momento economico non è favorevole e la legge di stabilità non ci aiuta. Anzi, i veri contributori netti di questa manovra, che vengono tassati per circa sette miliardi, sono proprio imprese, banche e assicurazioni. Riteniamo che in un momento di economia poco favorevole come questo, lo sblocco delle costruzioni e l’immissione nel mercato di questi circa 30 milioni di euro di opere bloccate, in qualche modo potrebbero rinvigorire l’economia e dare un aiuto al nostro sistema economico. Lo diciamo da Benevento, quindi da un’ area interna della Campania, dove il mercato delle costruzioni è strategico e importante”.

Eugenio Filetto, rappresentante della struttura Pwc, una delle più grandi società di consulenza su finanza agevolata, cerca di chiarire quali sono gli strumenti a disposizione delle imprese: “ Da alcuni anni ci sono diversi strumenti che hanno tentato, e a volte ci sono anche riusciti, ad aiutare l’impresa ad uscire da questo momento complicato da un punto di vista congiunturale. Da diversi anni abbiamo la misura dell’iperammortamento che è specifica per quello che è tutto il campo di industria 4.0, che è una grande agevolazione per quanto riguarda gli investimenti materiali e immateriali. Poi c’è un credito d’imposta alla ricerca che - seconde me - rappresenta una vera innovazione che si sta portando avanti già da qualche anno e che sarà garantito almeno fino al 2020, ma con la previsione di rinnovarlo. E’ un credito d’imposta che è stato rivisto nelle sue linee principali e ampliato alla platea dei fruitori".

"Ci sono anche dei crediti di imposta per le innovazioni, dei voucher che sono fruibili in maniera abbastanza automatica, senza lunghe code di attese per avere delle risposte. Come sempre  - continua il dottor Filetto - c’è anche qualche ombra. Una misura molto importante era il super ammortamento che consentiva un risparmio significativo su una serie di beni materiali che, purtroppo, è stata eliminata ma ci aspettiamo una nuova introduzione di questa fortissima misura”.

Filippo Liverini, presidente di Confindustria Benevento, parla di una legge combattuta, approvata all’ultimo momento e fatta in maniera frettolosa: “E’ stata una legge di bilancio combattuta, approvata l’ultimo giorno di dicembre.  E’ una legge di bilancio molto confusa allo stato attuale, perché riprende alcuni temi di quella precedente, limitandoli in alcuni aspetti e allargandoli in altri. Alla fine, c’è un appiattimento dal punto di vista delle spinte fiscali, rispetto a quelle che possono essere le misure incentivanti che può sfruttare l’imprenditore. Si tratta di una legge che è stata fatta in modo troppo veloce e disordinato".

"Oggi siamo qui per coglierne gli aspetti principali, quali l’iperammortamento che è stato recuperato, la ricerca e sviluppo e la possibilità di fare investimenti tramite i fondi venture capital. Questi sono gli unici tre elementi che ritengo di vitale importanza. Per il resto la ritengo una legge di bilancio che non abbassa il livello fiscale, anzi è aumentato di qualche punto, provocando un vantaggio soltanto a quella fetta di contribuenti che sono i forfettari fino a 60000 euro. Il cuneo fiscale è rimasto sempre lo stesso, deve essere ridotto ed è il più alto in Europa. La tassazione - conclude Liverini - continua ad essere la più alta e speriamo che le nuove coalizioni che ci saranno tra poco, e che sta discutendo Tria, possano dare una mano all’imprenditoria, anche se su questo sono un po’ scettico”.

C.D.



Articolo di Industria / Commenti