Tribunale Benevento, il disagio dei nuovi arrivati: 'Sembra un ospedale da campo'
16:3:42 6671Dissenso, scoramento, rimpianto per il mancato tribunale unico con S.Angelo dei Lombardi, ma, allo stesso tempo, grande ammirazione per gli sforzi dei colleghi beneventani per mettere a loro agio i nuovi arrivati. Questo il pensiero comune del personale dell'oramai ex tribunale di Ariano Irpino, che, da pochi giorni, è al lavoro in via De Caro, sede del foro di Benevento, dopo gli accorpamenti voluti dal Governo targato Mario Monti. Una "mossa" che non è stata fatta nel nome del risparmio secondo la delegazione arianese, ma solo per questioni di funzionalità: "Ci sembra di essere in una sorta di ospedale da campo - ha confessato al nostro portale il presidente dell'Ordine Forense di Ariano Irpino, Carmine Monaco - dove lavoriamo alla buona nella speranza di essere messi in condizioni di operare al meglio. Una situazione che diventa insostenibile per noi ma anche di grande impaccio per i nostri colleghi di Benevento che ci hanno accolto benissimo e si stanno facendo in quattro, dal Presidente del Tribunale fino al personale di cancelleria, per metterci nelle condizioni di lavorare". Niente contro il Tribunale del capoluogo sannita, ha voluto precisare Monaco, ma recriminazioni per la decisione del Governo di accorpare Ariano Irpino con Benevento: "Eravamo un gingillo - ha rimarcato Monaco - e tutto funzionava al meglio. Ci sono evidenti difficoltà logistiche, non possiamo che evidenziarle. Questa riforma è ipocrita, non è stata fatta per risparmiare". Poi il rimpianto: "Abbiamo perso la grande occasione di dotarci di un tribunale unico Ariano Irpino - S.Angelo dei Lombardi - ha aggiunto Monaco - ed invece i due piccoli fori sono stati accorpati a Benevento ed Avellino lasciando oltre ottomila Kmq di territorio scoperto". Sulla stessa linea d'onda Marcello Luparella, avvocato arianese e delegato nazionale OUA : "Stiamo raccogliendo dei dati e dimostreremo che non c'è stato nessun risparmio -ha evidenziato al nostro portale - pazienza però, l'accorpamento è realtà, però vogliamo essere messi nelle migliori condizioni per lavorare". I problemi sono logistici dunque: "A Benevento le strutture non sono ancora pronte ad ospitarci, cancelleria in primis. Stiamo portando avanti le udienze ma senza fascicoli perchè non sono ancora arrivati. In cancelleria non è possibile formalizzare adempimenti fondamentali". Anche Luparella ci tiene a puntualizzare che non è una critica al Tribunale di Benevento ma contro una legge "fatta male" perchè non ha previsto un periodo transitorio: "Poteva tornarci utile - ha aggiunto Luparella - per smalire il vecchio lavoro e partire con il nuovo a Benevento. Non voglioamo essere un peso, vogliamo lavorare con la massima efficienza e integrarci al meglio con i colleghi beneventani". Più dura la posizione dei Giancarlo Di Gregorio, in rappresentanza di alcuni avvocati di Ariano Irpino che ha parlato di "lesione del diritto di difesa" dopo il trasferimento forzato nel capluogo sannita: "Non sappiamo a chi rivolgerci - ha dichiarato a "Il Quaderno.it" - e, a causa di ritardi di consegna, la sede ancora non parte. Il presidente del Tribunale di Benevento ha bluffato quando ha parlato di pieno rispetto dei tempi. L'aspetto più preoccupante è che non si tratterà di pochi giorni di disagio, perché la quantità di documenti da trasferire è allucinante e non è vero che qualcuno ha inscenato proteste sul prelievo dei fascicoli". Spostare un Tribunale è complicato e, per ora, il calendario delle udienze resta provvisorio. E' noto quello dal 16 al 20 settembre, non oltre. "Gli avvocati - ha chiosato Di Gregorio - hanno abbracciato questa croce, ma la riforma, così com'é, non è in grado di far funzionare la giustizia. Quello che chiediamo è che ci mettano comunque in condizioni di lavorare, in maniera efficiente. Finché non avremo a disposizione le carte, questo non sarà possibile". Infine, denunciati anche disagi in merito alle elezioni per la cassa degli avvocati, cominciate il 9 settembre (e proseguiranno fino a domani) quando il passaggio non era ancora avviato.
Gaetano Vessichelli
Laura De Figlio