Art Sannio Campania, l'udienza sul concordato slitta a gennaio
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Il Tribunale di Benevento – Sezione Fallimentare, ha rinviato al 13 gennaio 2016 l’udienza per l’esame della proposta di concordato preventivo della Società Art Sannio Campania in liquidazione, partecipata da Provincia di Benevento e Regione Campania.
Rinviata al 13 gennaio l’udienza per la proposta di concordato preventivo della Società Art Sannio Campania, partecipata della Provincia e Regione e ora in liquidazione. A comunicarlo è stato il presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci.
"Il rinvio - scrivono dalla Rocca dei Rettori - è stato motivato dalla necessità di consentire alla Regione di legiferare in materia di funzioni non fondamentali delle Province, tra le quali rientrano la cultura ed il turismo, costituenti la “mission” della Società in liquidazione. Come si ricorderà, a fronte della ingente esposizione debitoria di Art Sannio Campania, era stata avviata sul finire dell’anno 2013 dalla Provincia di Benevento, allora in Gestione Commissariale, la proposta di concordato preventivo per consentire la prosecuzione delle attività gestionali della Società impegnata, secondo i propri fini istitutivi, in attività e servizi afferenti la cultura ed il turismo in presenza delle professionalità acquisite dai dipendenti della medesima. L’esame, avvenuto nel corso del 2014, della proposta di concordato preventivo prevedeva un finanziamento infruttifero dei Soci pari a circa € 1.370.000, dei quali circa 950mila erogati dalla Regione, circa 420mila dalla Provincia, che si sarebbe anche accollata per altri € 530mila gli oneri di acquisto del ramo aziendale della Società stessa in liquidazione".
"Nell’ottobre del 2014 - precisano - all’atto dell’insediamento della nuova Amministrazione, tuttora in carica, la Provincia è intervenuta nelle Udienze del Tribunale Sezione Fallimentare per l’approvazione della proposta di concordato presentando nuove note con le quali si faceva presente la nuova situazione normativa e finanziaria che si era venuta a determinare. A seguito dell’approvazione della legge statale n. 56/2014 erano state infatti definite come “non fondamentali” per le Province le materie della cultura e del turismo e, in base a tanto, lo Stato ha operato bruschi tagli di trasferimenti finanziari erariali in danno delle Province: questa situazione, si diceva nelle note al Tribunale, non consentiva alla Rocca dei Rettori di presentare un atto di formale impegno finanziario come richiesto dal Piano di risanamento della Società in liquidazione".
"Va osservato - precisano dalla Provincia - che la Regione Campania, a fronte dell’impegno inizialmente manifestato, non ha mai partecipato ad alcuna Udienza, né ha mai provveduto all’erogazione della somma promessa in sede di proposta. Nemmeno oggi, 7 ottobre, la Regione è stata presente all’Udienza".
"Detto questo - continua la nota - la Provincia ha presentato una nuova memoria con la quale fa osservare al Tribunale che, in base ad un mutato quadro normativo, la Regione deve approvare entro il prossimo 31 ottobre una legge in materia di riordino delle funzioni non fondamentali delle Province, tra le quali appunto rientrano anche le materie costituenti la “mission” di Art Sannio Campania: a tale proposito la Giunta Regionale ha proposto al Consiglio regionale una proposta di legge che contempla l’onere di assumere l’esercizio di quelle funzioni non fondamentali pur delegandole alle Province".
“Alla luce di tanto – si legge nella nota della Provincia – ai fini di una valutazione della possibilità economica di assumere oneri come richiesto dal Piano concordatario, è presupposto fondamentale che la Regione Campania legiferi in materia di funzioni non fondamentali delle Province. Il Tribunale di Benevento Sezione Fallimentare, dunque, preso atto di tali considerazioni, ha deciso per il rinvio dell’Udienza al 13 gennaio p.v. al fine di verificare l’esperibilità della proposta concordataria alla luce delle emanando norme regionali in materia di riordino di funzioni. Appare, pertanto, evidente che l’approvazione della proposta concordataria è subordinata alle azioni che la Regione Campania adotterà, com’è obbligata a fare, in questo lasso di tempo che ci separa dal 13 gennaio 2016”.