Confindustria, seminario di approfondimento sulla flessibilità del lavoro dopo il decreto dignità
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In Confindustria Benevento si è tenuto un seminario di approfondimento sul tema “la flessibilità del lavoro tra legge e contrattazione collettiva dopo il decreto dignità”.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di approfondire le nuove disposizioni in materia di lavoro introdotte dal Decreto Legge 87/2018 (decreto dignità), relativamente al contratto a termine e alla somministrazione a tempo determinato, con un focus particolare sugli strumenti flessibili previsti dalla normativa per gestire la rigidità dei nuovi vincoli legali.
“A quasi un anno dall’entrata in vigore del decreto – spiega Clementina Donisi presidente della Sezione Meccanica di Confindustria Benevento – abbiamo ritenuto opportuno fare una riflessione insieme agli associati su uno dei quattro punti cardini del decreto ovvero le misure introdotte per la lotta al precariato”.
Fra le novità c’è la reintroduzione della causale nei contratti a termine, la durata massima dei contratti a 24 mesi (prima era a 36) il numero di proroghe sceso a 4 nei 24 mesi (prima 5 nei 36 mesi). Lo scopo della legge di governo era di puntare alla stabilizzazione del lavoro attraverso maggiori limitazioni sui contratti a tempo determinato a vantaggio di quelli a tempo indeterminato”.
“Appare evidente, anche a seguito del confronto avviato con esperti della materia, che il vero nodo da sciogliere non è quello della durata dei contratti o del numeri di rinnovi, quanto l’assenza di figure professionali specialistiche. La riprese economica sarà realmente possibile solo se le imprese saranno in grado di contare su figure professionali adeguate. Bisogna spingere l’acceleratore sulla formazione a tutti i livelli perché solo acquisendo specifiche conoscenze potremmo far progredire le nostre aziende nei nostri territori.”
Il professore Gaetano Natullo – Associato di diritto del Lavoro – Università degli studi del Sannio - ha offerto un quadro di sintesi sulla normativa e ha chiarito i limiti derivanti dall’incrocio, nella stessa azienda, dei contratti a termine con utilizzazione di lavoratori somministrati a termine, anche in prospettiva delle agenzie di lavoro che assumono lavoratori a termine e li inviano in missione.
“Abbiamo offerto – ha spiegato Natullo - una panoramica sugli strumenti presenti e affrontato problemi interpretativi ed applicativi per le aziende. Abbiamo poi chiarito quali sono gli spazi per la contrattazione collettiva soprattutto decentrata ed aziendale e chiarito le possibilità presenti per superare alcuni limiti normativi venendo incontro alle specifiche esigenze aziendali.”
Carmela Gallo - invece - Head staff leasing di Adecco Group ha chiarito l’utilizzo dello staff leasing quale strumento per garantire la flessibilità anche in presenza dei vincoli del decreto dignità e ha posto l’accento sulle politiche di employability dei lavoratori poichè Adecco favorisce e garantisce la formazione continua dei lavoratori per un reimpiego costante nel mercato del lavoro.
“Le aziende, ha chiarito Carmela Gallo, per superare i limiti imposti dal Decreto dignità rispetto alla somministrazione a termine si stanno sempre più orientando sull’utilizzo dello staff leasing. Lo staff leasing è una somministrazione a tempo indeterminato che prevede l’assunzione a tempo indeterminato del lavoratore in capo all’agenzia per il lavoro. La natura stessa del contratto a tempo indeterminato del lavoratore supera inevitabilmente i limiti di proroghe, l’aumento del costo del lavoro in quanto il contratto non viene rinnovato ma prevede una continuità.”
Ad offrire ulteriori importanti chiarimenti l’avv. Massimo Marchetti – dirigente Area Lavoro Welfare e Capitale Umano di Confindustria Nazionali. Marchetti in collegamento Skype da Roma ha chiarito molti punti della normativa ed offerto spunti di riflessione importanti e di supporto per le imprese.