Tavolo sulla moda al Mimit, 250 milioni per le imprese nel 2025

15:25:5 267 stampa questo articolo
Tavolo sulla moda al Mimit, 250 milioni per le imprese nel 2025Tavolo sulla moda al Mimit, 250 milioni per le imprese nel 2025

ROMA (ITALPRESS) – Definire risposte concrete e unitarie alle

sfide del settore della moda e supportare, in Italia come in Ue,

le imprese dinanzi alla duplice transizione green e digitale:

questi gli argomenti affrontati al Tavolo permanente della Moda,

presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo

Urso. Nel corso della riunione, il ministro ha annunciato che per

il 2025 il Mimit ha destinato al settore 250 milioni, così

ripartiti: 100 milioni per i Contratti di sviluppo, altri 100

milioni ai Mini contratti di sviluppo, 15 milioni per accompagnare la transizione ecologica e digitale, e 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità nel settore moda.

“Una scelta strategica per sostenere un comparto che rappresenta

l’eccellenza del Made in Italy e un pilastro della nostra

economia. Cifra significativa – ha sottolineato il ministro –

messa a disposizione attraverso strumenti concreti per dare alle

aziende della moda la stabilità e la fiducia di cui hanno bisogno

per tornare a crescere”. Il ministro ha ricordato che nel corso del 2025 saranno destinate alle imprese di tutti i settori produttivi risorse per oltre 22 miliardi. “Questo sarà l’anno decisivo, massimo sforzo per il rilancio industriale nella sfida alla duplice transizione green e digitale”, ha affermato Urso

illustrando le misure messe in campo dal governo. “Un impegno

importante a fronte delle ristrettezze del bilancio, a cui possono usufruire anche le imprese del comparto moda, di cui 3 miliardi dedicati esclusivamente alle Pmi e 4 miliardi destinati

esclusivamente alle imprese del Mezzogiorno”. Riguardo il tema del credito d’imposta ricerca e sviluppo, Urso ha annunciato la

presentazione di un emendamento al Dl Milleproroghe per migliorare la misura già predisposta in Legge di Bilancio “per dare una soluzione, per quanto sostenibile, a quanto accaduto nel passato, che pesa come un macigno anche sulle imprese della moda.

L’emendamento, tra l’altro, riapre i termini di adesione alla

procedura di riversamento e prevede uno sconto in sostituzione del contributo – che avrebbe penalizzato imprese che devono riversare somme rilevanti – nei limiti di uno stanziamento complessivo di 250 milioni. Sappiamo che è una soluzione parziale ma dobbiamo tenere conto delle compatibilità di bilancio. Quanto

accaduto nel passato è un lascito troppo pesante per tutti, per le imprese ma anche per il Bilancio dello Stato, attualmente ancora difficilmente stimabile. Secondo alcuni la falla aperta con gli errori compiuti da altri nelle precedenti legislature potrebbe essere anche superiore ai 3 miliardi”, ha aggiunto il ministro. Durante la riunione è stato ripercorso quanto fatto

dall’insediamento del gruppo di lavoro. Riguardo il tema

occupazionale, nel corso dei lavori, dalla relazione del

rappresentante del ministero del Lavoro è emerso che il ricorso

delle aziende della moda allo strumento della cassa integrazione

straordinaria nell’ultimo anno sia stato particolarmente limitato. Secondo il monitoraggio dell’Inps per il 2024 e il 2025 per il settore della moda si evince che sono stati erogati allo stato attuale solo 2,9 milioni per la Cig. A fronte di tale scenario, Mimit e ministero del Lavoro avvieranno al più presto un confronto con le Regioni affinchè, nel prorogare la misura sulla cassa integrazione, si possa anche riperimetrare il raggio di azione, in modo che lo strumento possa essere pienamente utilizzato. Un focus specifico è stato dedicato, infine, ai dossier europei ai quali il governo italiano sta lavorando.

“La battaglia per la sostenibilità industriale si vince o si perde in Europa. Per questo siamo in campo sull’intero fronte della revisione e della attuazione dei regolamenti europei, insieme al Mase”, ha sottolineato Urso. Nello specifico, i dossier riguardano la responsabilità estesa del produttore per la filiera sul quale il Mase, di concerto con il Mimit, ha redatto uno schema di decreto che ha introdotto importanti novità.

Il Mimit, inoltre, sta partecipando a due gruppi di lavoro europei sul regolamento che riguarda l’etichettatura dei prodotti tessili con l’obiettivo di modificare il contenuto complessivo del regolamento tenendo conto delle esigenze delle imprese.

Il governo è inoltre impegnato nelle riunioni negoziali in Commissione per l’adozione del regolamento Ecodesign.

(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Mimit-



Articolo di Istituzioni / Commenti