Conte “Ci aspettano 11 battaglie, bisogna tornare a vincere”
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CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – “Cosa è cambiato in questa settimana dopo aver detto che se vogliamo possiamo? Niente. Non so cosa sarebbe dovuto cambiare. Abbiamo continuato ad allenarci alla stessa maniera. Non cambia niente in base alle parole, bisogna fare i fatti. Le parole le porta via il vento. Stiamo cercando di dare sempre il massimo“. Il pari di sabato scorso con l‘Inter, arrivato al termine di una bella prestazione, ha sì lasciato il Napoli al secondo posto ma sempre in piena corsa per lo scudetto, con la convinzione di potersela giocare fino alla fine.
Antonio Conte, però, sa che fiducia e complimenti vanno tradotti in punti se si vuole continuare a sognare. “L’ambizione deve essere sempre figlia del lavoro – sottolinea alla vigilia della gara con la Fiorentina – Sicuramente aver fatto una ottima partita contro l’Inter, che è la squadra da battere, ci ha fatto piacere, ci deve dare forza. Ma se guardiamo alla gara persa col Como ci indeboliamo. Bisogna essere regolari, così si vincono i trofei, e io cerco sempre di dare questo equilibrio ai ragazzi“.
Conte ribadisce che “l’obiettivo del Napoli è di rendere orgogliosi i nostri tifosi. A noi fa piacere fare grandi prestazioni come contro l’Inter. Ma poi abbiamo pareggiato. Anche il pari è mezza delusione, stiamo parlando sempre di un pareggio, per me è una mezza sconfitta. Dobbiamo cercare di ottenere i tre punti: Spesso ci siamo riusciti, altre volte no come nell’ultimo mese dove abbiamo raccolto quattro pari e una sconfitta”.
Se la difesa regge, è davanti che il Napoli deve crescere. “Segnare di più? Quando parlo di costruire strutture vincenti, che non si possono inventare, bisogna fare degli step – avverte Conte – Se si parla di squadra che non ha fatto gol poi vai a vedere che nelle statistiche dei calciatori non ci sono tanti gol. Dobbiamo lavorarci sopra. Se un giocatore ogni anno ne fa uno, non si può pensare che arrivi a dieci. L’Inter ha realizzato 19 gol su calci da fermo. Significa che sono bravi e strutturati per colpire di testa e segnare”.
Per quanto riguarda le indicazioni di formazione, “McTominay ha avuto uno sovraccarico, si è allenato di meno rispetto agli altri. Gilmour ha fatto una grandissima partita con l’Inter. Gioca chi merita. Non c’è posto fisso. Devono essere 11 battaglie, non ci sono crediti. Chi sta fuori mi deve far cambiare idea. Sono arrabbiato? Ci sta la tensione, siamo a 24 ore prima della partita. Mi porto uno stato d’animo che ho sempre avuto. Quando parlo di venerdì ho un pò più di tempo”, aggiunge con un sorriso.
Una battuta infine sul rapporto con la piazza, con la quale il feeling è forte. “Nelle mie esperienze ho sempre cercato di vivere la città, gli umori, perchè lo ritengo fondamentale. Dobbiamo staccare e calarci nella realtà dove lavoriamo. Aiuta a socializzare, si capiscono le dinamiche dell’ambiente. Ho la possibilità di stare in una città che offre veramente tanto e cerco con la famiglia di sfruttare questa situazione. L’unica cosa che sento dai tifosi è grazie per ciò che stiamo facendo – aggiunge Conte – E’ la cosa più importante perchè il lavoro è apprezzato dai tifosi e dalla città. Incontro anche persone di una certa età che ringraziano per quello che si sta facendo con questi ragazzi. L’importante è trasferire il fatto che ad ogni partita usciamo con la maglia sudata”.
– foto Ipa Agency –
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