Confindustria, Jannotti Pecci scrive al Governo: "Turismo escluso da strategia governativa"

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Costanzo Jannotti PecciCostanzo Jannotti Pecci

“La partita della crescita si gioca sulla quarta rivoluzione industriale e l’Industria del Turismo è stata esclusa dalla strategia del Governo”.

“Ci ha sorpreso la marginalità riservata al settore del Turismo nell’ambito dell’ampia progettualità dedicata ad Industria 4.0, marginalità sancita con l’esclusione del MIBACT dalla Cabina di Regia nazionale” è quanto afferma Costanzo Jannotti Pecci presidente di Confindustria Campania in una nota indirizzata al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro dei Beni ed attività culturali e del turismo Dario Franceschini e al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

“Pongo alla Sua attenzione – scrive Jannotti Pecci – l’opportunità di riconsiderare questo importante asset del nostro Paese nell’ambito dell’attuazione della politica economica del Governo”.

Nella nota Confindustria Campania evidenzia come negli ultimi anni il turismo è sempre più indicato come uno dei pilastri portanti di una nuova filosofia di sviluppo del territorio e per tale ragione oggi si parla di Industria del Turismo.

Le politiche territoriali, infatti, sono sempre più proiettate verso un approccio integrato di sviluppo degli attrattori culturali e delle imprese del settore del turismo, al fine di pervenire ad una filiera integrata dell’ospitalità e dell’accoglienza.

E in molte realtà del Paese questo settore ha sostenuto nei momenti di crisi più acuta l’attività economica di una intera regione, come accaduto in Campania che, con i suoi sei siti insigniti del titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, ha continuato a mantenere il secondo posto in Italia per numero di visitatori a musei e siti archeologici, con le conseguenti positive ricadute economiche sul territorio.



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