Napoli. Sala scommesse per finanziare la camorra. Quattro arresti effettuati dalla DIA

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Oggi, 22 giugno, la DIA C.O. di Napoli ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della D.D.A. nei confronti dei fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito, esercenti nel settore della distribuzione e della commercializzazione di giocattoli.

I tre fratelli sono ritenuti responsabili di avere intestato fittiziamente ad un prestanome un'agenzia di scommesse del brand Eurobet sita in piazza Mercato a Napoli, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, con l'aggravante di avere commesso il fatto al fine di agevolare le attività criminali di clan camorristici attivi nella zona centrale di Napoli.

I fratelli Esposito sono legati da rapporti di parentela ai fratelli Bruno, Mario e Vincenzo Palazzo,  reggente - quest'ultimo - del clan Sarno in zona piazza Mercato, ai quali, come accertato nel corso delle indagini, hanno fornito sostentamento economico. Gabriele Esposito, inoltre, ha già riportato una condanna, in primo grado, alla pena di anni sette di reclusione quale affiliato al predetto gruppo camorristico. Le intercettazioni, sia ambientali che telefoniche, insieme alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, hanno permesso di accertare come i fratelli Esposito abbiamo assidue frequentazioni con noti esponenti della criminalità organizzata del centro di Napoli ed in particolare con Ettore Bosti, esponente di vertice del clan Contini.

La vicinanza al clan Contini ha consentito loro di godere di "protezioni" rispetto a richieste estorsive provenienti da gruppi criminali con ingerenza nello stesso territorio. Infatti è stata fatta luce su una richiesta di estorsione subita dai fratelli Esposito, in relazione alla sala scommesse oggetto di intestazione fittizia, da parte di Salvatore Maggio, già esponente del clan Mazzarella, postosi a capo di un gruppo autonomo ed indipendente (i cd. "girati"), e "mediata" dai vertici,  del clan Contini, all'epoca liberi. Le indagini hanno quindi permesso di ricostruire anche un altro episodio estorsivo posto in essere sempre da parte di Salvatore Maggio ai danni di un'altra sala scommesse ubicata in zona Mercato. Destinatario del provvedimento coercitivo, eseguito oggi,  è anche Salvatore Maggio, già detenuto per altra causa, a cui sono contestati i reati di estorsione consumata e tentata, con l'aggravante del metodo o della modalità mafiosa.



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