Unifortunato. "La crisi è un problema che ci riguarda come cittadini"
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"Occorre rinnovare la cultura della crisi per aiutare gli imprenditori a non soccombere".
Con la proiezione del film “Debiti contro crediti. La giustizia della crisi” (girato per OCI nel 2018 dal regista e avvocato Antonio Ciano), si è svolto questa mattina presso l’Aula Magna dell’Università Giustino Fortunato l’evento di lancio del corso di alta formazione in “Diritto delle crisi di impresa”, organizzato con il patrocinio della Scuola Superiore dell’Avvocatura e che prenderà il via in 5 moduli il 6 marzo per terminare il 17 aprile 2019 con l’Osservatorio dei Giudici.
Alla proiezione del film, a cui ha fatto seguito un dibattito focalizzato sulla crisi e sul tema debito e credito, hanno partecipato numerosi professionisti – avvocati, commercialisti, magistrati e notai – e molti studenti delle scuole superiori di II grado, come gli istituti “Aldo Moro” di Montesarchio e “IPSAR Le Streghe” di Benevento.
“La crisi è un problema che ci riguarda come cittadini” – ha introdotto l’avvocato e regista Antonio Ciano. “Non sempre la crisi di impresa nasce da un intento fraudolento dell'imprenditore. Abbiamo casi di imprenditori che, pur facendo bene imprenditoria, sono diventati insolventi a causa di un incidente di natura economica generale” – gli ha fatto eco la Prof.ssa Stefania Pacchi, coordinatrice del corso e Ordinario di diritto commerciale presso l’Università di Siena, che ha aggiunto – “La crisi sta battendo ancora forte sulle nostre imprese e per questo è necessario studiare degli strumenti in grado di aiutare le imprese a farle uscire tempestivamente dalla crisi. Occorre anche rinnovare la cultura della crisi per aiutare gli imprenditori a non mettere la testa sotto la sabbia ma ad assumere consapevolmente, immediatamente e fin dai primi segnali di crisi, lo strumento più adatto”.
Le sfaccettature del debito sono molte. Secondo Eligio Resta, Filosofo del Diritto e Professore Emerito presso l’Università Roma Tre, “Debito e credito attraversano l’antropologia più nascosta e rappresentano la dimensione che costruisce il modello della società”.
Il Magistrato Michele Monteleone ha precisato che “La nostra ferita è la mancanza di cultura” e, facendo un appello ai giovani, quali chiave di svolta e "sole nascente", ha aggiunto che “Debito e credito sono argomenti metagiuridici, oggi paradigma sociale della crisi”.
Massimo Ferro, Consigliere della Corte di Cassazione e Coordinatore OCI Creditori, ha invece posto l’attenzione sul perché si nasca già debitori, sostenendo che impegnare oggi quote per il futuro genera debiti crescenti. “Tutti possiamo essere insolventi” e ciò permette, attraverso un tavolo concorsuale, un'ipotesi di ristrutturazione. “E’ importante avere un coraggio tempestivo per liberarsi dai propri debiti”.