Crisi energetica. Europa divisa sui tagli al gas intanto riapre il nord Stream 1

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Per fronteggiare la crisi energetica ed affrancarsi dalle fornitiure russe, Bruxell ha proposto il taglio del 15% del consumo di Gas. Ma non tutti i paesi sono d'accordo. Intanto, dopo l'interruzione "dovuta a manutenzione" - secondo Gazprom - riapre il gasdotto Nord Stream 1. Il timore, però, resta: i russi potrebbero tagliare definitivamente le forniture.

Lisbona, Atene e Madrid rifiutano la proposta di Bruxelles sui tagli al gas

La penisola iberica rifiuta il taglio del 15% del consumo di gas proposto da Bruxelles e la Grecia ha seguito il suo esempio. La misura è stata annunciata mercoledì dalla Presidente della Commissione europea durante la presentazione del piano di emergenza per la riduzione della domanda energetica.

Riapre il Nord Stream 1

Prevista nuova riduzione del gas russo a fine luglio. L'Ue si prepara a un'eventuale l'interruzione totale

Nordstream, lavori terminati ma ora si teme lo stop definitivo da Gazprom

Già prima dei lavori, la portata giornaliera del gasdotto era stata più che dimezzata: ragioni tecniche, secondo il Cremlino, ma in molti pensarono a una ritorsione per le sanzioni.

Intanto l'Eni dà notizia, sul proprio sito, dell'aumento delle forniture di gas all'Italia del 71%. "Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 36 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 21 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi - afferma la società energetica italiana - Eni si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom".



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