Meloni alla Camera legge Manifesto di Ventotene, “Non è la mia Europa”
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ROMA (ITALPRESS) – “Nella manifestazione di sabato in Piazza del Popolo, è stato richiamato da moltissimi il Manifesto di Ventotene. Spero che tutte queste persone non l’abbiano mai letto perché l’alternativa sarebbe spaventosa. Non so se questa è la
vostra Europa ma certamente non è la mia”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche alla Camera. “Cito alcuni passi salienti: la rivoluzione Europea dovrà essere socialista; la proprietà private deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso; nel momento in cui occorre la massima decisione e audacia i democratici si sentono smarriti non avendo dietro uno spontaneo consenso popolare; la metodologia politico-democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria”, conclude Meloni.
Subito dopo è scoppiata una bagarre nell’Aula della Camera. Insorgono le opposizioni e il presidente, Lorenzo Fontana, sospende la seduta. Dopo pochi minuti, riprende la discussione che prevede le dichiarazioni di voto, ma continua la bagarre e la seduta viene nuovamente sospesa. “Penso che Giorgia Meloni prima di parlare male del Manifesto di Ventotene scritto da eroi dell’antifascismo come Spinelli, Rossi e Colorni avrebbe fatto meglio a contare fino a cento. Si è resa responsabile di un attacco indecente. Che però ha avuto un merito: ha svelato che la nostra presidente del Consiglio è un’antieuropeista coi fiocchi. Noi lo sappiamo da tanto. Ora è chiaro a tutti”, sottolinea il senatore del Pd Dario Parrini.
-Foto: Ipa Agency-
(ITALPRESS).
SCHEDA
Il Manifesto di Ventotene e la nascita dell’Idea di un’Europa Unita
Il Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, è un documento fondamentale per la costruzione dell’Europa unita. Nato durante la Seconda guerra mondiale, il manifesto rappresenta una delle prime dichiarazioni a favore di un’Europa federale, pensata per superare il nazionalismo e prevenire futuri conflitti.
Origini e Contesto Storico
Spinelli e Rossi, oppositori del regime fascista, furono confinati sull’isola di Ventotene, dove maturarono l’idea che la pace e la democrazia in Europa potessero essere garantite solo attraverso l’unione politica degli Stati. In pieno conflitto mondiale, il manifesto denunciava il nazionalismo come causa delle guerre e proponeva la creazione di un’Europa federale per garantire stabilità e libertà.
Contenuti e Valori
Il Manifesto di Ventotene proponeva la fine degli Stati nazionali sovrani e l’instaurazione di una federazione europea, con un governo centrale dotato di reali poteri sovranazionali. Questo progetto si basava su alcuni principi cardine:
- Superamento del nazionalismo: Il documento condannava le rivalità tra Stati e promuoveva la collaborazione europea.
- Democrazia e libertà: L’Europa doveva essere costruita su istituzioni democratiche, garantendo diritti e partecipazione ai cittadini.
- Giustizia sociale: L’unione europea doveva garantire equità e benessere per tutti, evitando le disuguaglianze economiche e sociali.
- Pace e stabilità: L’unità europea era vista come l’unico antidoto ai conflitti armati tra le nazioni.
Importanza storica e impatto
Il Manifesto di Ventotene è considerato una delle basi ideologiche per la costruzione dell’Unione Europea. Dopo la guerra, le sue idee ispirarono figure politiche come Robert Schuman e Jean Monnet, che avviarono il processo di integrazione europea con la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) nel 1951 e, successivamente, con la nascita della Comunità Economica Europea (CEE) nel 1957.
L’importanza del Manifesto risiede nel fatto che anticipò di decenni il bisogno di un’Europa unita, prevedendo i rischi di una ripresa dei nazionalismi e delle divisioni tra Stati. Ancora oggi, il testo è un punto di riferimento per i movimenti europeisti e per chi sostiene un’ulteriore integrazione politica dell’UE.
Chi vi si riconosce oggi?
Il Manifesto di Ventotene continua a essere un faro per molte forze politiche e sociali che vedono nell’Unione Europea non solo un progetto economico, ma una vera e propria comunità di valori. Movimenti federalisti europei, istituzioni comunitarie e leader politici filo-europei vi si ispirano per rafforzare la costruzione dell’Europa.
Tuttavia, il dibattito sull’Unione Europea rimane aperto. Se da un lato vi sono forze che spingono per un’integrazione sempre più profonda, dall’altro esistono movimenti euroscettici che criticano la burocrazia europea e chiedono il ritorno a maggiori sovranità nazionali. Il Manifesto di Ventotene, con il suo messaggio di unità e progresso, rimane quindi più che mai attuale nel confronto politico europeo.
Il Manifesto di Ventotene è un documento visionario che ha gettato le basi dell’Europa moderna. La sua importanza storica risiede nell’aver immaginato un continente unito e democratico in un’epoca segnata da guerre e dittature. Oggi, le sue idee continuano a influenzare il dibattito sul futuro dell’Unione Europea, dimostrando che il sogno di un’Europa federale non è solo un’utopia, ma un progetto ancora in evoluzione.