Emergenze ambientali nel Matese: comitati, sindacati e Libera scrivono a prefetto, ministri e Regione

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Sassinoro protestaSassinoro protesta

La Rete dei Comitati di Tutela Ambientale di Campania e Molise chiede alle autorità di confrontarsi sulle emergenze ambientali nell’area del Parco Nazionale del Matese, giunge dopo la manifestazione svoltasi sabato 27 ottobre a Sassinoro. 

Michele Pietraroia de “La Rete dei Comitati di Tutela Ambientale di Campania e Molise”, Nicola Zacchino, presidente del Comitato Civico “Rispetto e Tutela del Territorio”, Paolo De Socio della CGIL CdLT Molise, Rosita Galdiero della CGIL Benevento, Franco Novelli di Libera Molise, Michele Martino di Libera Benevento, Rossella Griselli dell’USB Molise e Giovanni Venditti dell’USB Benevento hanno inviato prefetto di Benevento, Francesco Antonio Cappetta; al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa; al ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio; al ministro dell’Interno, Matteo Salvini; al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; al presidente Consiglio Regionale Campania Rosa D’Amelio; al presidente della Regione Molise, Donato Toma; al presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria; al presidente della Provincia di Campobasso, Antonio Battista; al presidente della Comunità Montana Alto Tammaro; e ai sindaci dei Comuni della Valle del Tammaro una richiesta di attivazione del confronto sulle emergenze ambientali nell’area del Parco Nazionale del Matese.

La Rete dei Comitati e delle Associazioni di Campania e Molise - si legge nella nota – impegnate nella tutela e nella valorizzazione del Matese, a seguito della manifestazione svoltasi sabato 27 ottobre nella Valle del Tammaro con partenza dal Comune di Sepino (CB) e arrivo nel Comune di Sassinoro (BN), sollecita la convocazione di un tavolo di confronto presso la Prefettura di Benevento teso ad esaminare il rispetto della legge n. 205/2017 che ha disposto l’istituzione del Parco Nazionale del Matese a fronte di una serie di autorizzazioni rilasciate dalle strutture della Regione Campania per impianti di compostaggio rifiuti e di produzione eolica”.

“Si tratta di esaminare – si legge nella richiesta – se la scelta di programmazione effettuata a livello nazionale, con una legge approvata in sede parlamentare, possa essere preservata al cospetto di scelte adottate a livello regionale che contrastano con le vocazioni agricole, artigianali, commerciali, zootecniche e turistiche dell’area del Matese, della Valle del Tammaro e del Sannio ubicata a confine tra Campania e Molise. Inoltre, è importante evidenziare anche la questione del rispetto delle normative vigenti in tema di rifiuti, in particolare le disposizioni contenute nella Legge Regionale della Campania n. 14 del 26 maggio 2016 ‘Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell’economia circolare’, che impongono alle Istituzioni Pubbliche, leggasi Province attraverso gli ATO e gli EDA, l’individuazione delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti”.

E concludono: “L’Ufficio Territoriale del Governo può avviare un’utile istruttoria con le rappresentanze di tutte le parti interessate, amministrazioni locali, associazioni sindacali, imprese, organizzazioni imprenditoriali, ordini professionali, comitati locali e associazioni antimafia, ambientaliste e culturali, per approfondire le problematiche in essere ed agevolare la ricerca di ogni utile soluzione anche di concerto con il Ministero dell’Ambiente e con il Ministero dello Sviluppo Economico oltre che con la Regione Campania e la Provincia di Benevento”.



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