Francesco Sabatini agli studenti di Benevento: "Quale futuro per la lingua italiana?"

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 Francesco Sabatini Francesco Sabatini

“L’Italiano futuro tra le sfide delle nuove lingue e la prospettiva di una lingua nuova” è il tema su cui ha dibattuto il professore Francesco Sabatini, presidente emerito dell’Accademia della Crusca che ha incontrato studenti e docenti di Benevento.

L'incontro si è svolto questa mattina presso il Seminario arcivescovile di Benevento alla presenza di studenti e docenti in rappresentanza dei licei “Rummo” e “Giannone” della città; del liceo “Fermi” di Montesarchio e dell’Istituto tecnico “Rampone”.

Il presidente emerito della Crusca è stato accolto con molto calore, come una vera star, data la notorietà che gli deriva dalla partecipazione alle trasmissioni televisive. Il professore Sabatini, infatti, dirime questioni legate all’uso della lingua italiana nella rubrica “Pronto soccorso linguistico” nel corso della trasmissione domenicale “Unomattina in famiglia” su Rai 1.

Sabatini ha sottolineato come i ragazzi siano sempre più compulsivi nell’utilizzo dei social, ricorrendo ad un linguaggio semplificato e riduttivo sul piano formale e contenutistico e li ha pertanto invitati ad uno sforzo maggiore per una lingua che, nata come tutte per un’esigenza comunicativa innata dell’homo sapiens, è stata complicata dall’avvento delle tecnologie.

Anche la lingua scritta è il risultato di innovazione tecnologica. Il processo è ormai irreversibile e mette alla prova e talvolta in sofferenza la lingua italiana, come sottolinea Maria Felicia Crisci. Mentre sono accettabili forme trecentesche, meno noiose e immediatamente fruibili, di utilizzo del tempo indicativo al posto del più complesso congiuntivo (se me lo dicevi…ci pensavo io), non è possibile far passare l’uso del modaiolo “piuttosto che” nel senso della disgiuntiva “o”.

La tecnologia ci induce alla velocità, ma al contempo ad una maggiore precisione, per evitare fraintendimenti nella comunicazione odierna, che deve essere efficace nei vari settori di utilizzo, sempre più vasti. D’altra parte in poco più di un secolo e mezzo, riconosce il docente, è stata superata l’alta percentuale di analfabetismo che da un’ indagine statistica effettuata dopo l’unità d’Italia, sfiorava il 78,5%.

Il presidente della Crusca ha quindi rivolto un appello agli insegnanti di scuola primaria per il recupero del corsivo. “La manualità è un fattore determinante alla conoscenza. La mano è da considerare alla stregua di un terminale e risulta determinante nella costruzione della personalità e nel recupero delle disgrafie”, ha dichiarato.

Ai docenti intervenuti nel pomeriggio presso la sede del liceo scientifico “G.Rummo” va la considerazione per una professione difficile. “Siete in una fossa di leoni”, riconosce il linguista e lascia intendere il vuoto lasciato dalle istituzioni politiche nella gestione complessa della professione. Riconosce anche la distanza prodotta dall’università italiana, che per anni ha tralasciato di formare i docenti di Lettere con la linguistica, essenziale per l’insegnamento della lingua italiana, ma entrata nei percorsi universitari solo negli anni novanta. Infine li invita ad un approccio scientifico con il corso di aggiornamento sulla “grammatica valenziale”.

Sul palco hanno fatto gli onori di casa Domenico Zerella, nella doppia veste di docente e di presidente del Rotary di Benevento, promotore dell’iniziativa, Maria Felicia Crisci, responsabile del PLIDA, ente certificatore degli esami di lingua italiana e la professoressa Catapano per la Dante Alighieri che hanno annunciato una nuova iniziativa, il “Festival della lingua italiana”, a cui stanno lavorando.

Instancabile il professore Sabatini che alle 18.30 ha tenuto un ulteriore intervento presso la biblioteca provinciale “A. Mellusi” in Corso Garibaldi, aperto a tutta la cittadinanza.

Sonia Caputo



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