Ucraina, raid Russia contro Kharkiv. Seul: 600 soldati morti finora per Mosca

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Ucraina, raid Russia contro Kharkiv. Seul: 600 soldati morti finora per MoscaUcraina, raid Russia contro Kharkiv. Seul: 600 soldati morti finora per Mosca

(Adnkronos) - La Russia ha lanciato un attacco in diverse ondate, 16 secondo i media ucraini, contro Kharkiv, provocando 45 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, e danni significativi alle infrastrutture civili, inclusi ambulatori. Lo ha denunciato il sindaco della città vicina al confine con la Russia, Ihor Terekhov. Raid russi hanno colpito anche Dnipro, dove è morta almeno una persona, ha reso noto il governatore dell'amministrazione regionale di Dnipropetrovsk. 

 

Intanto, conclusa la seconda fase del coinvolgimento dei soldati nordcoreani per la ripresa del controllo da parte russa della regione di Kurk, a cui hanno preso parte 18mila militari, "non è del tutto escluso che ve ne sarà una terza" missione in Russia delle forze di Pyongyang, ha reso noto il deputato sudcoreano che siede nella Commissione intelligence, Lee Seong-kweun. Al termine di un briefing con le agenzie di intelligence, da cui è anche emerso che "dopo sei mesi del dispiegamento al fronte dei nordcoreani le loro capacità di combattimento sono notevolmente migliorate", il deputato ha inoltre affermato che "la loro inesperienza iniziale è diminuita e hanno acquisito competenze nell'impiego di nuovi sistemi d'arma, inclusi i droni".  

Sono circa 600 i soldati nordcoreani uccisi in combattimento nel conflitto innescato dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, in totale le vittime fra i militari inviati da Pyongyang sono 4.700. Circa 2mila fra i soldati nordcoreani feriti sono stati rimpatriati fra gennaio e marzo, con aerei e treni. Sono ora in isolamento a Pyongyang e in altre località del Paese. Le salme dei morti sono state cremate in Russia. Le ceneri sono state riportate in Corea del Nord, ha aggiunto, sottolineando che il controllo di fatto della regione, da parte delle forze di Mosca sostenute dai soldati nordcoreani, è avvenuto lo scorso 18 marzo.  

Sono stati anche segnalati "a causa del dispiegamento prolungato, casi di cattiva condotta, come eccesso di alcol e furti", ha spiegato il deputato confermando l'ordine impartito ai soldati di togliersi la vita piuttosto che essere fatti prigionieri. 

 

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha respinto la proposta di Kiev di estendere a 30 giorni il cessate il fuoco unilaterale di tre giorni dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin per l'inizio di maggio. Mosca ha preso visione dell'offerta avanzata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma prima è necessario chiarire una serie di questioni, ha dichiarato Peskov. “Senza risposte a queste domande, è difficile avviare un cessate il fuoco a lungo termine”, ha detto, aggiungendo che questa è la posizione di Putin. 

Putin ha elencato le condizioni a marzo, quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha proposto un cessate il fuoco di 30 giorni. Tra queste, il divieto per l'Ucraina di utilizzare la pausa per riorganizzare e riarmare le proprie forze e le forniture di armi occidentali a Kiev. Non ha offerto alcuna concessione in cambio. 

Lunedì Putin ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale dall'8 all'11 maggio, in concomitanza con l'annuale parata della Vittoria sulla Piazza Rossa di Mosca per celebrare la fine della Seconda guerra mondiale, che in Russia si celebra il 9 maggio. Peskov ha descritto l'annuncio come un “gesto di buona volontà”, mentre Zelensky ha nuovamente chiesto un cessate il fuoco incondizionato e completo. “Devono compiere passi chiari per porre fine alla guerra e noi insistiamo sul fatto che un cessate il fuoco incondizionato e completo deve diventare il primo passo. La Russia deve fare questa mossa”, ha detto Zelensky nel suo discorso notturno. 

 

Gli Stati Uniti dal canto loro sono pronti ad abbandonare il ruolo di mediatori nel conflitto fra Russia e Ucraina se non arriveranno dai due Paesi "proposte concrete", ha dichiarato il segretario di Stato americano, Marco Rubio, confermando per la prima volta quanto in molti si aspettavano, a Kiev e nelle diverse capitali europee. "Siamo arrivati al punto in cui sono necessarie proposte concrete su come porre fine al conflitto da parte dei due Paesi. Se non ci sono progressi, abbandoneremo il ruolo di mediatori in questo processo", ha spiegato la portavoce, Tammy Bruce, citando il messaggio di Rubio. L'ultima parola sarà comunque quella di Donald Trump, che proprio ieri in una intervista alla Abc si è detto convinto che Putin voglia la pace, pur respingendo la proposta di Putin per un cessate il fuoco di soli tre giorni. Gli Stati Uniti "non vogliono una cosa di tre giorni per poter celebrare qualcosa d'altro (la giornata della Vittoria, ndr) ma una tregua duratura e completa e la fine del conflitto", ha spiegato Bruce. 



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