Muscarà (M5S): "Inquinamento, ritardi di 5 anni nella pubblicazione dei dati Arpac"

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Esposto all’Anac della capogruppo regionale: “Nessun controllo in Terra dei Fuochi. Mancano le province di Napoli e Salerno”.

La capogruppo del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà denuncia i ritardi e la mancata trasparenza nella pubblicazione delle informazioni ambientali da parte dell’Arpac, presentando un esposto all’Anac. “La delibera del gennaio 2018, con la quale l’Arpac ha approvato il piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza - spiega Muscarà - stabilisce che i dati pubblicati nella sezione “aree tematiche” siano oggetto di un continuo e tempestivo aggiornamento. A distanza di quasi un anno e mezzo, scopriamo che di tempestivo e continuo c’è solo la fuga della dirigenza dell’agenzia ambientale dai quesiti che poniamo da anni con i nostri atti istituzionali, tenuto conto che ad oggi alcune sezioni sono aggiornate con ritardi che raggiungono fino ai cinque anni. Fermi al 2014 i dati relativi all’area dell’inceneritore di Acerra, manca il perimetro della Terra dei Fuochi e risultano del tutto assenti le informazioni sui controlli eseguiti sugli impianti rifiuti delle province di Napoli e Salerno. Ed è gravissimo che con il Piano triennale Arpac non preveda obblighi informativi relativi alla radioattività, tenuto conto della presenza, nell’area di Caserta, della centrale nucleare del Garigliano”.

“Non riusciamo a comprendere le ragioni delle gravi inadempienze dell’agenzia regionale per l’ambiente, tenuto conto che, oltre alle 550 unità di personale al suo attivo, può contare anche su ulteriori 53 dipendenti, in prestito per due anni, della partecipata Arpac Multiservizi. Una negligenza "– prosegue Muscarà – "che definisce quanto poco conta, per questa amministrazione regionale, la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute di cittadini che da troppi anni fanno i conti con una terra avvelenata da sversamenti abusivi e disseminata di siti di stoccaggio e discariche, oltre che con un’aria avvelenata da roghi di rifiuti nocivi e dalle emissioni di impianti di incenerimento sui quali il governatore De Luca vorrebbe ancora puntare, annunciando addirittura il ricorso a nuova impiantistica”.



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