Ma i ladri non vanno in vacanza? Consigli utili per proteggere la nostra abitazione
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E' tempo di vacanze, un periodo in cui ci concediamo una pausa dal lavoro spesso lontani da casa. Elemento critico per la nostra abitazione però, esposta maggiormente alle attenzioni dei ladri che la sanno incustodita.
Ogni volta che lasciamo incustodita la casa la esponiamo alle intrusioni dei ladri. Spesso bastano solo poche ore di assenza per lasciare il campo libero agli scassinatori. Come i truffatori anche i ladri di appartamenti studiano bene le loro vittime prima di agire, ne conoscono le abitudini e sanno così quando possono intervenire indisturbati.
Come fare per ridurre i rischi? Innanzitutto un ruolo fondamentale è costituito dalla collaborazione tra vicini di casa, i primi che possono tener d'occhio la nostra abitazione. Poi vi è una serie di piccoli accorgimenti che possono minimizzare il rischio furto.
- Non mettere al corrente tutte le persone di nostra conoscenza dei nostri spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate).
- Evitiamo di condividere sui social network ogni momento della nostra vacanza. Anche i ladri si sono modernizzati e usano Facebook, Instagram e Twitter per studiare al meglio l’obiettivo dei loro furti.
- In caso di assenza prolungata, avvisiamo solo le persone di fiducia e concordiamo con uno di loro che faccia dei controlli periodici.
- E' inoltre utile aumentare le difese passive facendo installare, ad esempio, una porta blindata, accertandoci inoltre che la chiave non sia facilmente duplicabile.
- Installiamo dei dispositivi antifurto, collegati possibilmente con i numeri di emergenza.
L'antifurto è il vero elemento di sicurezza attiva, in caso di nostra assenza. Ovviamente le soluzioni fai da te o i componenti a buon mercato possono sì farci risparmiare, ma sono anche i più vulnerabili. Oggi la tecnologia ci offre soluzioni all'avanguardia dove i dispositivi di allarme sono un elemento di controllo a distanza. Controllo che può essere fatto da parte nostra stessa o da parte di una centrale operativa.
“Oggi la tecnologia offre soluzioni finalmente efficaci e a prezzi accessibili per garantire ottimi livelli di sicurezza” - dichiara l’Ing Alessandro Turco, Sales Manager Consumer di Sicuritalia Protezione24, leader italiano della sicurezza - “come ad esempio rilevatori di movimento professionali con telecamere che funzionano anche al buio, centraline intelligenti e dotate di grandissima autonomia anche in assenza di corrente elettrica, sensori totalmente wireless, il tutto molto spesso gestibile direttamente dal proprio smartphone. Ma la nuova frontiera tecnologica che sta avanzando per i sistemi di allarme è il collegamento H24 con la Centrale Operativa, che interviene in caso di necessità”.
Sicuritalia con Protezione24 ha ridisegnato gli antifurti, non più solo centraline elettroniche collegate a sensori, ma un servizio che va dalla consulenza e progettazione degli impianti al servizio di sorveglianza garantito dalla centrale operativa collegata che rappresenta l’elemento qualificante del sistema di sicurezza e garantisce l’attivazione dei soccorsi.
La soluzione proposta da Sicuritalia ricorre innanzitutto a sensori di tipo wifi dotati di batterie tampone di lunga durata, in modo che l'impianto possa funzionare anche per molte ore in assenza di corrente elettrica, sempre controllabile a distanza. Poter vedere cosa succede in casa, guardando le immagini delle telecamere, fa comprendere meglio l'entità del rischio o l'eventuale falso allarme che ha fatto scattare l'antifurto.
Ma qual'è l'importanza di una centrale operativa?
In moltissimi paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Francia, all’Inghilterra, si è affermato un modello di protezione che prevede un collegamento costante e continuo tra l’antifurto casa e la Centrale Operativa per monitorare 24 ore su 24 la sicurezza dell’abitazione.
Questo collegamento permette di gestire tutte le segnalazioni di allarme provenienti dall’abitazione, discriminando i falsi allarmi e permettendo l’attivazione dei soccorsi in caso di bisogno reale.
Il più delle volte l’emergenza gestita, infatti, non è riferita solo a tentate intrusioni ma anche a possibili principi di incendio o malori.
In tutti questi casi gli operatori in Centrale, che ricevono la segnalazione di allarme, provvedono a verificarla e nel caso di reale emergenza attivano i soccorsi.