Acqua Pubblica, padre Zanotelli: "Non capisco l'ottusità dei nostri politici"

11:40:6 4800 stampa questo articolo

Il tema dell'acqua pubblica, un bene primario collettivo da non privatizzare, a cui il Comitato Sannita Acqua Bene Comune continua a dar voce. Padre Alex Zanotelli che sul tema tanto si spende, è tornato questa mattina a Benevento per dar ancor più forza al messaggio.

Ancora una volta, e con decisione, se ne è discusso questa mattina al Comune di Benevento, in presenza del presidente del Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Giovanni Seneca e di Padre Zanotelli, missionario italiano della comunità  dei Comboniani. Ispiratore e fondatore di diversi movimenti italiani tesi a creare condizioni di pace.

"Trovo incredibile che i politici di questa città vadano a svendere un bene così prezioso come l'acqua" - ha esordito il comboniano - " La trovo una cosa assurda. Dietro i privati ci sono le multinazionali. Stiamo andando verso una crisi climatica paurosa e la prima grossa vittima sarà l'acqua. È una vergogna che i politici vadano a svenderci il bene più prezioso che abbiamo, soprattutto per zone come la vostra, dove l'acqua è la ricchezza più grande che avete. In questo momento è questo il tradimento della politica. Suggerirei bene di vedere chi votare e come lo si fa" .

"Ricordo che il referendum indetto sull'acqua nel 2011 - continua padre Zanotelli - dice che non si può trarre profitto da questo bene. I politici fanno  business. L'acqua è come il petrolio. Quest'ultimo è finito e il grande business futuro sarà l'acqua. Il dramma è che se l'acqua andrà a finire in mano ai privati, chi avrà soldi potrà comprarla; chi no, non potrà farlo. L'importanza di questo bene la sostiene anche Papa Francesco, ed ecco perché non capisco il motivo di tanta ottusità da parte dei nostri politici".

"L'Acea può raccontarci ciò che vuole ma è partecipata dai privati, dalle multinazionali, e i cittadini di Benevento l'hanno capito. Per questo il nostro slogan, e lo diciamo in napoletano, è questo: 'ca nisciun è fesso'" - dichiara da parte sua il presidente del Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Giovanni Seneca, che poi aggiunge: "La vendita di azioni, anche a comuni del Sannio, vuol dire fare sicuramente un ulteriore passo verso la privatizzazione, visto che si fanno entrare degli altri enti pubblici all'interno di Gesesa- Acea che è una società a capitale misto privato- pubblico. Quindi non ci raccontassero bugie perché il loro obiettivo, e l'hanno detto chiaramente, è acquisire il 25% per diventare il gestore unico della provincia di Benevento".

"Siamo poi contrari - conclude - all'aumento della sua durata fino al 2050. Lo può fare perché è una società privata, ma è chiaro che arrivare fino a quella data vuol dire sostenere il primo passo verso il rinnovo della concessione che scade l'anno prossimo, saltando qualsiasi procedura pubblica - ma soprattutto - il voto dei cittadini che rappresentiamo e che hanno chiesto di esprimersi".

Claudio Donato



Articolo di Ambiente / Commenti