Le vie del Maialetto, successo per la prima edizione. Si punta ora alla creazione di una filiera
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Buona la prima, ora si lavora alla nuova edizione.
E ‘sceso il sipario su “le vie del maialetto” la manifestazione che ha tenuto banco per due giorni ad Apollosa. Una sfida che è stata vinta da tutti quanti ci hanno creduto e lavorato per poterla attuare. Più che notevole è stata l’affluenza delle persone che hanno scelto di voler provare questo nuovo format portato avanti con costanza e ostinazione da un gruppo di imprese ( Macelleria Pirozzi, caffetteria Nuovo Impero, caffetteria la Rotonda, Ristorante hotel Apollo, Joseph’s pub/ Panificio viglione, Cantina Francesca, Fantasy Village) che creando una associazione hanno deciso di raccogliere l’eredità lasciata dalla proloco e di far rivivere ( modernizzandola) la sagra del Mailetto apollosano, in modo moderno e in linea su quanto chiedono i nuovi food trotter o gastronauti.
“Una manifestazione che ha voluto – commenta il sindaco Marino Corda – attenzionare tutti ( imprese, istituzioni, cittadini) sul ruolo principale che i prodotti tipici svolgono o posso svolgere per le economie di un paese, prima fra tutti la zootecnia, l’orticultura, la viticultura e la panificazione. Un grazie ai nostri imprenditori per la tenacia che hanno mostrato. Per questo – continua il sindaco – abbiamo voluto, impreziosire la manifestazione con un convegno che puntasse i riflettori sul ruolo della suinicultura, e quindi abbiamo deciso, con l’amministrazione che ho l’onore di rappresentare, mettere attorno ad un tavolo le principali sigle agricole, rappresentanti dell’università e la SUIME. Con la mia amministrazione, continua, ci siamo presi l’impegno di verificare e trovare poi le giuste risposte da un problema fondamentale che è quello della rinascita di una realtà che ha reso la nostra cittadina conosciuta nel resto d’Italia, che è quello dell’allevamento dei suini. Una realtà che oggi è in gradi difficoltà a causa dell’ancora non accreditamento della Campania nel piano nazionale a causa della vescicolare. E che necessita del supporto di tutti”.
Notevoli le risultanze scaturite dal dibattito, per il presidente di Coldiretti Masiello “è necessario lavorare per cercare di limitare il gap che le piccole imprese sono costrette a sopportare, infatti se pur è vero che ci debbono essere delle regole queste sono più onerose e troppo restrittive per le piccole realtà rurali che difficilmente possono confrontarsi con i mostri sacri dell’agroalimentare, ed è su questo che è necessario lavorare creare strumenti ad hoc”. Per il presidente della CIA, Amore, “è anche necessario lavorare sui finanziamenti UE e delle Regione Campania, creando delle sottomisure su cui chi vuole impegnarsi in nuove attività possa investire e lavorare”.
Il professore Di Francia della Federico II ha sottolineato l’importanza della tipizzazione degli allevamenti: “solo attraverso la produzione qualitativamente orientata, ha affermato il professore che sarà possibile consentire un prodotto competitivo”. Il direttore della Suime, Prandini, ha, invece, soffermato l’attenzione sulla “necessità di velocizzare e risolvere la problematica sulla vescicolare per consentire di immettere sul mercato quanto l’azienda produce”.
Ha concluso i lavori il vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, Erasmo Mortaruolo, che ha sottolineato la necessità di lavorare sulla filiera e sulla tipizzazione dei prodotti, ha ricordato come il PSR si orienti sulla cooperazione ma, “affinché sia efficiente ed efficace è fondamentale lavorare per progetti condivisi, dove le vie del maialetto hanno rappresentato la cartina tornasole, in cui si è cercato di contraddistinguere un’ offerta enogastronomica incastrata sulla realtà. E’ necessario che le nuove strategie siorientino sulla tipizzazione del prodotto e il processo di produzione e sul saperlo raccontare, ma anche lavorare sulle mense scolastiche e sulla formazione enogastronomica, per far conoscere le eccellenze che produciamo”.
Nel salutare i convenuti il sindaco del comune sannita, ha chiesto un impegno agli intervenuti sul lavorare effettivamente e pragmaticamente su tale tema, fissando a sei mesi un nuovo incontro in cui si presenterà un piano per la creazione del progetto di rilancio, che vedrà come attori non solo gli allevatori ma tutti quanti gli imprenditori della filiera sia di trasformazione ma anche della ristorazione e ricettività. Il dibattito è stato moderato da Anna Zollo che ha sottolineato il forte spirito di collaborazione che ha caratterizzato la manifestazione e il coinvolgimento di imprese che hanno collaborato alla riuscita anche in termini di allestimenti e supporti logistici ( Arte e Passione, Catleya, Bus Mania, Allestimenti Rossi) e al lavoro instancabile degli uomini della protezione civile, delle forze dell’ordine, del consigliere Giuseppe Luciano ( delega attività produttive) e dell’assessore alla promozione e valorizzazione Enza Paola Catalano e tutti i membri dell’amministrazione.