Sospende dopo 15 giorni la protesta contro alcuni Magistrati

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Attilio Paradiso protesta dinanzi al Tribunale di BeneventoAttilio Paradiso protesta dinanzi al Tribunale di Benevento

Una forte protesta dinanzi al Tribunale di Benevento. 15 giorni a bivaccare per protestare contro l'operato di alcuni magistrati della città. Oggi Attilio Paradiso sospende la protesta concedendo una tregua di 28 giorni.

Per evitare che la "mia protesta fosse fraintesa e strumentalizzata a danno di chi, invece, merita fiducia", dichiara Paradiso, dopo 15 giorni di protesta ha concesso una tregua per dar modo di esaminare i "numerosi fascicoli processuali in corso contro autorevolissimi funzionari dello Stato". 

Una lunga vicenda quella di Paradiso, iniziata nnel 1997 a seguito del trasferìmento dell'attività commerciale della famiglia da Casalbore nella frazione Pastene di S. Angelo a Cupolo, alle porte di Benevento. E qui inizia il calvario, perchè uno degli accessi dell’area nella quale doveva funzionare il mobilificio fu chiuso dall’Amministrazione Comunale dell’epoca, lasciando aperta solo l’altra, "assolutamente pericolosa per l’imbocco e la fuoriuscita degli autoveicoli sia per la famiglia Paradiso residente, sia per gli eventuali clienti e fornitori" e che portò alla chiusura dell'attività commerciale.
Paradiso ha prodotto numerosi esposti e ha interessato tutte le autorità cui poter ricorrere, senza ottenere alcun ristoro e, aggiunge, nemmeno risposte.

Ecco lo stralcio della lettera che Attilio Paradiso ha consegnato al Procuratore Conzo.

"Egr. Dr. Conzo, a titolo di stima, di considerazione e di fiducia in Lei e nella persona che collabora a Suo stretto contatto, ma anche per sollevare dall'imbarazzo diligenti, sensibili e discreti funzionari della Questura, immotivatamente pressati dal Presidente del Tribunale p.t. e dai propri superiori, da oggi sospendo l'attività di protesta nei confronti di alcuni magistrati, operanti e nelle sezioni civili e penali del Tribunale di Benevento. In attesa delle Sue determinazioni in ordine a quanto ho sinora segnalato e quanto, invece, desidero raccontarle a viva voce, appena me ne darà la possibilità, sotto interrogatorio e senza avvocato difensore, tanto ho ritenuto giusto fare, per non confondere i cattivi con i buoni servitori dello Stato, per non fare di tutto il grano e i rovi raccolti un solo fascio e per evitare il rischio che la mia protesta fosse fraintesa e strumentalizzata a danno della sua immagine e dello Stato intero. Lei, però, sa bene che in generale la protesta muove per mettere sotto i riflettori le numerosissime irregolarità, lungaggini e soprattutto l'opera deviata di alcuni magistrati, che pure dopo il suo arrivo a Benevento continuano ad operare come se non conoscessero le leggi, con estrema supponenza, arroganza e prepotenza, come fossero i padroni del diritto e fossero assoggettati ad altri funzionari dello Stato, che invece devono difendersi dalle mie accurate accuse.
Omissis ..." 



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