La cruda realtà di 'Gomorra', donna Imma Savastano e la popolarità arrivata all'improvviso

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Un successo, di quelli che fanno rumore ed una popolarità arrivata all'improvviso. E' la storia della serie tv 'Gomorra' che si è conclusa su Sky Atlantic HD e Sky Cinema 1 HD spopolando tra record d'ascolti e consensi. Poi c'è la favola di Maria Pia Calzone, originaria di Reino, uno dei più piccoli comuni della provincia di Benevento, che nella serie tv recita i difficili panni di 'donna Imma Savastano', la moglie del boss Pietro. Un'attrice completa Maria Pia, che ha dovuto faticare le proverbiali sette camicie per aver quel ruolo. O forse sarebbe molto più corretto dire sette provini: "Era un momento particolare della mia carriera da attrice - ha raccontato in esclusiva a 'Il Quaderno.it' - dove avevo deciso di chiudere con questo mestiere, emotivamente parlando. Sono andata a fare il provino con grande leggerezza d'animo, quasi certa di non essere presa, senza sperarci affatto". Ed invece, contro tutti i suoi pronostici, Maria Pia Calzone è stata scelta per vestire i panni di 'Donna Imma' quando, a 45 anni, sembrava già decisa a mettere da parte questo mestiere.

Eccola Maria Pia, nei panni della donna forte e spietata, la moglie di Pietro Savastano: la protagonista di Gomorra, insieme all'attore Marco D'Amore (Ciro di Marzio), si è trovata davanti ad un successo inaspettato con oltre 750mila spettatori a puntata e con la serie che è stata venduta e distribuita in 60 paesi: "Sinceramente le aspettative c'erano - ci ha confidato al nostro portale - visto anche il precedente di Romanzo Criminale, ma non potevamo pensare neppure minimamente di raggiungere questi numeri". Le polemiche non sono mancate, ma Maria Pia Calzone si aspettava anche quelle: "Era inevitabile - ha aggiunto - e vengono sempre dal partito di chi polemizza senza vedere il lavoro. La preoccupazione più diffusa? Gomorra getterà discredito su Napoli e i napoletani. Niente di più falso invece perchè nella serie la città esce bene. Parliamo di camorra, di malavita, di pistole. Questo è un racconto duro e crudo, un racconto reale, epico. Non bisogna certo banalizzare e fare un luogo comune di Napoli. In tutte le metropoli d'Europa e del Mondo esistono questi scenari, da Roma a Londra, passando per Parigi, Berlino o Madrid, fino ai grandi centri americani e sudamericani".

Un racconto crudo, fatto da personaggi crudi. Maria Pia Calzone si è calata nel suo ruolo e lo ha fatto senza lasciare niente al caso. Anzi. Per rendere al meglio nei panni di 'donna Imma', è stata istruita da una vera donna del clan: "Ho solo fatto il mio lavoro da attrice - ha ammesso - entrando a contatto con un mondo distante dal mio". Un lungo lavoro, poi la fine della serie tv con la morte di 'donna Imma': "Ora sento parlare di bizzarre ipotesi di resurrezione - ha aggiunto divertita - poi c'è il mio capo-sceneggiatore che mi ha pure confidato: "Se avessi immaginato lo spessore ed il successo, mica ti facevo morire!".
Dopo tanta gavetta il successo.
Eppure Maria Pia è partita da molto lontano (debutto nel 1988 nella pellicola 'Chiari di Luna' con Lello Arena, poi partecipazioni e ruoli in numerosi film italiani) ed ha un legame speciale con il Sannio, in particolare il suo paese d'origine, Reino: "Io sono nata a Napoli - ha precisato - però i miei genitori sono nati a Reiano e vivono tuttora in paese. Ho ricordi d'infanzia indelebili del mio piccolo paese: i miei nonni, le estati da bimba e adolescente. Se chiudo gli occhi e ritorno indietro a quando ero bambina non penso a Napoli, ma sogno Reino". Che dolcezza 'donna Imma' Savastano!
Gaetano Vessichelli



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